Sci: Brignone 10 e lode, combinata-show a Crans Montana

Federica Brignone alza le braccia vittoriosa nella combinata a Crans Montana.
Federica Brignone alza le braccia vittoriosa nella combinata a Crans Montana. (ANSA/AP Photo/Alessandro Trovati)

CRANS MONTANA (SVIZZERA). – La vittoria in discesa di Sofia Goggia, e ora il successo di Federica Brignone in combinata: Crans Montana è davvero una località magica per l’Italia dello sci, ma soprattutto per la Brignone. L’azzurra (2’15″20) ha infatti vinto la combinata, raccogliendo su queste nevi la 10/a affermazione in carriera. Ma non è tutto, visto che per la 28/enne valdostana figlia di Nina Quario, reginetta di quella che fu la gloriosa valanga rosa, è il 27/o podio in carriera, ma anche il terzo successo consecutivo in questa disciplina e su questa pista negli ultimi tre anni, cui si aggiunge pure un secondo posto nel 2017.

Secondo posto in questa combinata per la canadese Roni Remme, 22 anni e primo podio in carriera (2’15″58); terza la svizzera Wendy Holdener (2’15″58). Per l’Italia ci sono poi Marta Bassino, 9/a in 2’17″21. Poi, molto più indietro, Nicol Delago, 18/a in 2’18″66 e sua sorella Nadia 26/a in 2’20″21.

Federica – Fede la chiamano amiche e compagne – ha costruito il suo successo già nella libera di sabato, su una pista molto tecnica e che ama, disputando una bellissima gara, quasi una prova generale per la combinata. E infatti ha dominato la discesa odierna come fosse una velocista pura. Ma altrettanto bene ha fatto nello slalom sul ripido pendio di Crans, nonostante una neve morbida e primaverile su una pista tutta esposta al soelden e con più di 10 gradi di temperatura.

Crans Montana entra con questa magica doppietta azzurra Goggia-Brignone, sempre più nel cuore dello sci italiano. Fu proprio a Crans, ai Mondiali del 1987, che un allora sconosciuto Alberto Tomba portò all’Italia l’unica medaglia, un bronzo in gigante. E fu sempre a Crans, dove tutto era cominciato, che nel 1998 il grande bolognese ottenne la sua 50/a e ultima vittoria, chiudendo poi la carriera.

A proposto di Tomba: oggi era a Bansko, dove gli hanno intitolato la pista di slalom speciale, per il gigante di Coppa del mondo. Confermando il titolo iridato, ha vinto il norvegese Henrik Kristoffersen (2’26″87) e battendo anche il questo caso l’austriaco Marcel Hirscher, secondo in 2’26″91. Hirscher, però, ha portato a casa anticipatamente la sesta coppa di gigante, la 19/a in carriera, come il leggendario Ingemar Stenmark. Terzo posto per il veterano 37/enne francese Thomas Fanara, in 2’27″26.

Ancora deludenti gli italiani: Riccardo Tonetti, 14/o in 2’29″56; Luca De Aliprandini, 17/o in 2’29″66; Manfred Moelgg, 21/o in 2’30″11. La Coppa del mondo maschile torna adesso in Scandinavia, a Kvitfjell (Norvegia).

Da venerdì a domenica due discese e un SuperG: toccherà nuovamente a Dominik Paris. Le ragazze andranno, invece, in Russia, a Sochi, per il prossimo fine settimana di gare: sabato e domenica discesa e SuperG. Si rivedranno Sofia Goggia e Federica Brignone.

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