Champions: Juventus frana a Madrid, affondata da due difensori

Il portiere dell'Atletico Jan Oblak (vigila la sua porta contro la Juventus.
Il portiere dell'Atletico Jan Oblak (vigila la sua porta contro la Juventus. EPA/Rodrigo Jimenez

TORINO. – Ci vorrà una ‘remuntada’ della Juventus, il 12 marzo a Torino, per capovolgere il 2-0 dell’Atletico nell’andata degli ottavi di Champions. I bianconeri sono usciti con le ossa rotte dal Wanda Metropolitano, lo stadio della finale del Primo giugno, ma non abbattuti, a patto che all’Allianz Stadium tra venti giorni giochino una super partita.

Questa sera, il successo dei colchoneros di Simeone, che ha festeggiato dopo un gol con un gesto molto inelegante, è stato nettissimo, con una supremazia marcata nel secondo tempo e reazione pari a zero degli uomini di Allegri, a lungo surclassati nel ritmo. Il 2-0 dell’Atletico l’hanno firmato due difensori, Gimenez con una zampata in mischia, Godin con un tocco da una posizione angolatissima che ha sorpreso lo stesso Ronaldo, accorso per cercare di chiudere.

Ma all’attivo dell’Atletico c’è anche una traversa di Griezmann e un gol annullato tramite Var a Morata per fallo su Chiellini. Per la Juve anche poco Ronaldo, all’altezza della sua fama solo nella punizione mandata in angolo da Oblak, bravissimo poi nel finale a respingere un tiro da lontano di Bernardeschi.

Benedetta Var, aveva pensato la Juventus, tra fischi e lancio di oggetti dei tifosi dell’Atletico, arrabbiati per il gol di Alvaro Morata cancellato dall’arbitro, dopo aver visionato l’azione sullo schermo, punendo la spinta dell’ex bianconero a Chiellini, scaltro ad evidenziare nel modo dovuto l’intervento alle spalle dell’attaccante. Nel primo tempo la moviola aveva già annullato un rigore assegnato in un primo tempo dall’arbitro.

Una girata di Griezman, servito con rimessa laterale, ha dato fuoco alle polveri dopo appena 48″, scaldando subito gli animi per una pedata di Matuidi sul piede dell’attaccante dell’Atletico dopo che il tiro era partito. Proteste poi divampate per il cartellino giallo a Diego Costa in barriera. Una ‘bomba’ di Cristiano Ronaldo – 22 gol ai colchoneros con la maglia del Real Madrid – su punizione (9′) ha impegnato Oblak.

Juve più intraprendente nel primo quarto d’ora – da annotare anche un colo di testa, alto, di Bonucci, poi la gabbia studiata da Simeone per bloccare Ronaldo ha funzionato e l’Atletico ha preso il comando delle operazioni imponendo il suo ritmo e il suo palleggio: provvidenziale la Var, dagli ottavi anche nella Champions, che ha corretto (27′) un errore di Zwayer.

L’arbitro tedesco aveva dato il rigore ai madrileni per un presunto sgambetto in area di De Sciglio ai danni di Diego Costa, la videoassistenza ha invece punito una spinta del difensore ma fuori area. Sul tiro piazzato, però, Griezmann ha colpito con precisione sul primo palo,

Al 5′ st Diego Costa, lanciato in profondità da Griezmann si è divorato il gol tirando fuori, disturbato da Chiellini ma in netto vantaggio. Juve sul punto di cadere all’8′: traversa di Griezmann, con la deviazione decisiva delle falangi di Szczesny e poi salvataggio in angolo di Chiellini. A mezz’ora abbondante dalla fine, dentro l’ex Juve Morata al posto di Diego Costa e un paio di minuto dopo secondo ritocco di Simeone: fuori Thomas, dentro il più veloce Lemar.

I cambi hanno permesso all’Atletico di tenere passo e ritmo ad alto livello fino al 94. E l’imbarcata della Juve ha spianato la strada all’Atletico, due volte a segno in 5′. L’Europa è un’altra cosa rispetto alla serie A, l’Atletico si è confermato uno dei peggiori avversari possibili. Ma per la Juventus non è finita.

(di Renato Botto/ANSA)

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