Roma che sofferenza, ma alla fine il Bologna cede

Aleksandar Kolarov segna di rigore la rete dell'1-0 della Roma sul Bologna.
Aleksandar Kolarov segna di rigore la rete dell'1-0 della Roma sul Bologna. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

ROMA. – La Roma continua la serie positiva delle sue partite in casa, dove ora ha vinto quattro delle sue ultime cinque esibizioni, grazie al successo di misura sul Bologna in questo ‘Monday night’ che ha attirato all’Olimpico appena 31mila infreddoliti tifosi.

Per risolvere la sfida a proprio favore i giallorossi, ora di nuovo a -1 dal Milan e da quel quarto posto che significa un posto in Champions, hanno avuto bisogno di un rigore trasformato da Kolarov, uno degli uomini più discussi dalla tifoseria per via di certe sue uscite verbali, ma che per fortuna dei giallorossi si è confermato tiratore preciso dal dischetto, scardinando al 10′ st il bunker difensivo allestito da Mihajlovic.

Ma nonostante la sconfitta il Bologna può guardare con un certo ottimismo al futuro, perché il nuovo tecnico Sinisa Mihajlovic sembra averlo rigenerato. Onestà vuole infatti che si dica che per metà del match, ovvero il primo tempo, a giocare meglio erano stati gli emiliani, ai quali solo la sfortuna, e la bravura del portiere romanista Olsen, avevano negato la gioia del gol.

La Roma aveva fatto solo tanto possesso e ‘giro palla’, ma il Bologna aveva avuto tre grosse occasioni, due con Soriano (in entrambi i casi parata decisiva di Olsen) e una con Edera da distanza ravvicinata. Poi, nel minuto di recupero, il solito Soriano (il migliore dei suoi) aveva colpito la traversa. Ecco perché, al termine dei primi 45′, l’ex laziale Mihajlovic aveva i suoi buoni motivi per recriminare e la curva sud altrettanti per fischiare sonoramente i giocatori di casa.

Ad inizio ripresa Di Francesco mandava in campo El Shaarawy al posto di Cristante, arretrando Zaniolo sulla linea dei centrocampisti e spostando Kluivert da sinistra a destra nel tridente avanzato. La mossa aveva effetti positivi, la Roma sembrava scuotersi, nonostante il passo cadenzato di Nzonzi e qualche svarione di Fazio, che però si riscattava segnando il 2-0 al 28′ dopo che Kolarov al 10′ aveva portato in vantaggio i suoi trasformando il penalty concesso per il ‘sandwich’ di Helander e Danilo su El Shaarawy.

Il ‘silent check’ dell’arbitro Di Bello con il collega Massa al Var riguardava una presunta posizione di offside di Dzeko, ma poi il direttore di gara indicava con decisione il dischetto e Kolarov trasformava. Due minuti dopo la rete che aveva sbloccato il match, Olsen compiva un altro intervento decisivo, su tiro di Poli, mentre subito dopo era Zaniolo ad avere una chance, con parata dell’ex giallorosso Skorupski.

Poi il 2-0 di Fazio, che arrivava sugli sviluppi di un corner con De Rossi (subentrato a Kluivert) che serviva l’argentino, a segno con il destro. Ma era destino che questa sera la Roma dovesse comunque soffrire e infatti arrivava la rete di Sansone che, in azione personale, saltava come birilli i difensori avversari e poi batteva Olsen con il destro. Gara riaperta e Roma a difendersi con affanno nei minuti conclusivi fino al fischio finale liberatorio.

(di Alessandro Castellani/ANSA)

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