Latte: in migliaia in piazza, gli studenti con i pastori

Latte: sversamenti in piazza a Sassari
Latte: sversamenti in piazza a Sassari. (ANSA)

CAGLIARI. – Lenzuola bianche appese alle finestre, sulle serrande dei negozi chiusi o a fianco alle bandiere istituzionali nei Municipi. Nella sesta giornata di protesta dei pastori sardi per il prezzo del latte ritenuto iniquo, la Sardegna si scopre sempre più solidale con i suoi allevatori e schiera anche gli studenti, che oggi hanno scioperato e invaso le vie del centro di Cagliari e Sassari.

Una mobilitazione che si sta allargando a macchia d’olio aspettando quelle risposte attese da un lato dal nuovo tavolo di filiera convocato questa sera in Regione a Cagliari – disertato però da Coldiretti e Movimento pastori – dall’altro dall’incontro promosso dal vice premier Matteo Salvini al Viminale. E non sono mancati, nemmeno oggi, i blocchi stradali con il gesto simbolico della protesta: i bidoni pieni di latte rovesciati per strada.

Con l’isola, per diverse ore, “spezzata” in due nella sua principale arteria viaria, la Statale 131 che collega Cagliari con Sassari, invasa dai manifestanti in più tratti. Tra le manifestazioni principali il corteo degli studenti a Cagliari: migliaia di ragazzi di tutte le scuole superiori si sono ritrovati davanti al Liceo classico Siotto e poi in corteo sono arrivati davanti al Consiglio regionale.

In testa al serpentone due striscioni “Studenti complici e solidali con i pastori in lotta” e “Pastores no t’arrendas” (“Pastori non arrendetevi”). In migliaia anche a Sassari, dove il raduno è stato in piazza d’Italia. Davanti alla sede della Prefettura tantissimi gli studenti. Con loro anche i minatori di Olmedo con lo striscione “Siamo tutti figli di pastori”.

E i commercianti del centro, sia a Sassari che a Cagliari, hanno aderito alla manifestazione affiggendo sulle vetrine cartelli solidali con gli allevatori. Iniziative anche a Buddusò (Sassari), sulla 131 dcn tra Nuoro e Siniscola, a Bosa (Oristano), mentre ad Alghero, con in testa il sindaco Mario Bruno, gli studenti dell’Istituto alberghiero hanno creato prodotti a base di latte ovino. E a Isili (Nuoro) sono stati gli stessi cittadini aiutati dai pastori a preparare assieme il formaggio in strada.

Eclatante l’iniziativa a Sadali, dove il latte è stato gettato nella cascata che scorre all’interno del paese, un monumento naturale riconosciuto dentro e fuori dell’Isola, che si è improvvisamente tinta di bianco. In campo anche la Chiesa. “Quello che voi chiedete è giusto. La Chiesa è interessata a ciò che sta succedendo e vi è vicina. Adesso si deve passare a una fase successiva, una fase costruttiva in modo che i prodotti della terra siano riconosciuti per il valore che essi hanno. E affinché si veda affermata la dignità di ogni lavoratore”, ha detto l’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, mentre i pastori e gli abitanti di Campanedda (Sassari) hanno donato latte e formaggi alla parrocchia per consegnarli alla Caritas.