Seggiovia bloccata a Cervinia, trenta sciatori soccorsi

Un fermo immagine dei soccorsi guidati dal soccorso alpino valdostano e dalla guardia di finanza a Cretaz, Cervinia, Seggiovia
Un fermo immagine dei soccorsi guidati dal soccorso alpino valdostano e dalla guardia di finanza a Cretaz, Cervinia, 11 febbraio 2019 ANSA/ SOCCORSO ALPINO VALLE D'AOSTA

BREUIL-CERVINIA (AOSTA). – Per 50 minuti sono rimasti appesi sulla seggiovia bloccata da un guasto. Brutta avventura per una trentina di turisti, in gran parte stranieri, che lunedì mattina hanno deciso di sfidare le pessime condizioni meteo per farsi una sciata ai piedi del Cervino. L’allarme è scattato alle 10,20 sulla seggiovia a sei posti ‘Cretaz’, che dal campetto del Breuil porta a Plan Torrette.

“Abbiamo avuto prima un problema elettrico che ha bloccato l’impianto – spiega Federico Maquignaz, presidente della Cervino spa che gestisce il comprensorio – e subito dopo un guasto meccanico. Si è rotto un rullo nella stazione a valle ed è partito il fermo di sicurezza. Pensavamo di poter risolvere il problema in breve tempo, ma non è stato possibile ed abbiamo allertato la protezione civile”.

L’elicottero è arrivato a Cervinia alle 10,30 e sono iniziate le operazioni di evacuazione. Sul posto hanno operato il Soccorso alpino valdostano e la guardia di finanza. Le guide alpine sono state calate dall’alto con il verricello e hanno recuperato gli sciatori bloccati sui seggiolini per poi depositarli a terra. L’intervento si è concluso dopo 50 minuti. Nessuno ha avuto bisogno di cure sanitarie e tutti hanno continuato a sciare. La seggiovia del Cretaz ha ripreso a funzionare regolarmente alle 13,30 dopo la sistemazione del guasto.

Non è la prima volta che un impianto di risalita si blocca e gli occupanti devono essere evacuati dalla protezione civile. Il caso recente più eclatante è quello del settembre 2016 quando 32 persone furono costrette a trascorrere la notte nelle cabine dell’impianto che collega la stazione dell’Aiguille du Midi a quella di Punta Helbronner, sul versante francese del Monte Bianco. Sospesi nel vuoto a circa 3.500 metri di quota. Altri ottanta turisti, ‘più fortunati’, invece furono portati a terra con gli elicotteri e con le funi. Il rapporto dell’ufficio d’inchiesta d’oltralpe ha determinato che il guasto – un accavallamento dei cavi – fu provocato da un “errore umano”.

Nella notte di Natale sempre del 2016 a bloccarsi, per lo scarrucolamento della fune causato dal forte vento, fu la telecabina Plan Maison-Cime bianche di Cervinia: 138 sciatori furono calati, uno ad uno, a terra in poche ore grazie ad una maxi operazione coordinata dalla Protezione civile valdostana con 150 soccorritori in azione fino alla tarda serata.