In Senato il Disegno di Legge che taglia il numero dei parlamentari

I banchi del Governo durante il voto di fiducia al Senato sul decreto sicurezza. Anticorruzione
I banchi del Governo durante il voto di fiducia al Senato sul decreto sicurezza. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Il disegno di legge della maggioranza che taglia il numero dei parlamentari approda nell’Aula del Senato, ma il Pd rilancia invitando M5s e Lega ad allargare il perimetro dell’intervento al superamento del bicameralismo perfetto: una proposta per il momento liquidata come “diversivo” dal ministro Riccardo Fraccaro. Proprio Fraccaro in mattinata ha ricordato che il taglio di senatori (da 315 a 200) e dei deputati (da 630 a 400) è “una battaglia storica del M5S” nonché “un altro punto del contratto di governo”. E poi l’auspicio di una approvazione della riforma “all’unanimità”.

Ma ecco che il Pd rilancia la sfida, attraverso pochi (10) ma mirati emendamenti: bene il taglio dei parlamentari, ma associato al superamento del bicameralismo perfetto. Montecitorio rimarrebbe la Camera politica che dà la fiducia, mentre il Senato, eletto “su base regionale e con voto proporzionale” diverrebbe la Camera delle Autonomie con funzioni di garanzia e controllo.

“Su una riforma seria noi ci siamo – ha detto Dario Parrini – su una pagliacciata, uno spot malriuscito no”. Insomma il sì dei Dem al disegno di legge dipenderà da come la maggioranza accoglierà le proposte, a cui va aggiunto il voto ai 18enni anche per il Senato, e la diminuzione da 58 a 40 dei delegati regionali nell’elezione del Presidente della Repubblica, visto il minor peso dei parlamentari.

Il Pd aveva già avanzato tali proposte in Commissione ma il presidente Stefano Borghesi (Lega) le aveva dichiarate inammissibili: in Aula la parola spetta alla presidente Maria Elisabetta Casellati che si pronuncerà entro giovedì mattina.Il ministro Fraccaro però non la prende bene: “Sulla riduzione dei parlamentari i cittadini meritano chiarezza. Se ne discute da decenni. Se le forze politiche, come il Pd, sono contrarie lo dicano apertamente senza creare inutili diversivi”.

In casa Dem però non si dispera, ricordando che anche sul referendum propositivo le proposte del Pd, inizialmente respinte, sono state poi accolte. “Il Pd sarebbe a favore della riduzione dei parlamentari – dice il capogruppo Andrea Marcucci – e’ un tema che abbiamo introdotto noi, ma allora dobbiamo anche passare dal bicameralismo perfetto a quello differenziato. Altrimenti vuol dire che M5S vuole semplicemente rendere inutile il Parlamento”.

(di Giovanni Innamorati/ANSA)

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