Arriva la Fashion Week a Milano, torna a sfilare Gucci

Sfilata di modelle di Gucci alla Milano Fashion Week.
Gucci alla Milano Fashion Week. (Archivio)

MILANO. – La Moda si riprende la scena a Milano con una Fashion Week femminile che vede il previsto ritorno sulle passerelle del ‘peso massimo’ Gucci. Ma sul futuro del sistema italiano si addensano nubi: i segnali che arrivano dal mercato non sono buoni e l’attesa per il primo semestre è che il fatturato italiano continui sì a crescere, ma con meno slancio, frenando a un +1% dal +2,8% dello stesso periodo dell’anno scorso.

A fare i conti è stato Carlo Capasa, il presidente della Camera della Moda, presentando la Settimana milanese (19-25 febbraio). Il rallentamento è dovuto a fattori di congiuntura internazionale, come la Brexit e la guerra dei dazi. “Elementi che, per un sistema che esporta molto, possono incidere negativamente”.

Ma Capasa confida che i numeri possano migliorare se queste incertezze dovessero rientrare. L’anno scorso si è chiuso molto bene, a 90 miliardi, con un +2,8% sul 2017. “Siamo sempre un sistema che rappresenta il 12% del valore aggiunto nazionale e con 700mila addetti. Solo le imprese milanesi fatturano 28 miliardi all’anno” ha rivendicato Capasa con orgoglio, rispendendo al mittente le accuse di settore in crisi: “siamo cresciuti ogni anno in media del 3%, ce ne fosse crisi così…”.

Il cambio di Governo, ha rassicurato, non segna mutamenti dell’attenzione al settore visto che per questa edizione “ha messo sul tavolo fondi pari a quelli messi per le passate edizioni”. Anche se non si sa ancora se il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ospite a Milano.

Il calendario milanese proporrà 60 sfilate, 81 presentazioni e 33 iniziative, per 173 collezioni. Sfileranno tanti giovani: uno su tutti, il designer Marco Rambaldi. Ma soprattutto, appunto, torneranno grandi nomi come Gucci. L’azienda fiorentina, parte del Gruppo francese Kering, l’anno scorso aveva fatto sfilare la collezione primavere/estate a Parigi, rassicurando che si sarebbe trattato solo di un trasferimento temporaneo per un omaggio alla Ville Lumière e non di un abbandono dell’Italia.

Come promesso quindi il colosso di ricavi (6,2 miliardi nel 2017) con una sfilata co-ed, cioè femminile e maschile. “Gucci era andato a Parigi per il progetto complessivo, parte del percorso del direttore creativo Alessandro Michele – ha ricordato Capasa -. Ora torna come promesso e noi ne siamo contenti perché la forza di Gucci è molto importante”. La Moda per Milano, è il punto fermo messo dall’assessore alle attività produttive del Comune di Milano Cristina Tajani, è “un asset importante e noi continueremo a difenderlo”.

(di Giorgia Bentivogli/ANSA)