Gustavo Maggi, l’unico italo-venezuelano presente nel Comitato Organizzatore di un mondiale

L'italo-venezuelano Maggi é stato presidente della FVF nel periodo tra il 1960-1961

CARACAS – Tra i tanti personaggi del mondo del calcio venezuelano, ce n’è uno che ha mostrato il suo amore per la palla a chiazze non sul campo, ma a livello dirigenziale. L’italo-venezuelano Gustavo Maggi ha mosso i suoi primi passi sui campi della scuola San Ignacio del Loyola, era molto amico dei ragazzi che giocavano i quali lo invogliamo ad essere il loro delegato. Poi, dopo ad aver preso la laurea in Ingegneria presso l’Universidad Central de Venezuela ed aver ricoperto l’incarico di presidente dell’Inos, ha lavorato per far crescere il “fútbol” in Venezuela.

Nel 1937, quando ancora frequentava il terzo anno di bachillerato, era nella delegazione della squadra di calcio che ha partecipato ai Giochi Centroameriani e dei Caraibi di Barranquilla. Questa esperienza gli é servita per imparare tante cose a livello dirigenziale. Era anche nella spedizione che ha partecipato alla prima edizione dei Giochi Panamericani che si svolse a Buenos Aires nel 1951.

In questi giochi, la nazionale venezuelana disputó 4 gare con un bilancio di 1 vittoria (3-2 contro il Paraguay grazie alle reti di Rafael González, Gastón Monterola y Hely Olivares) e 3 sconfitte (5-0 contro l’Argentina, 3-1 con il Costa Rica e 4-1 con il Cile).

 

Maggi durante una riunione che si svolse in Brasile

 

Maggi, di origini lombarde, nel 1951, è stato anche tra quelli che hanno creato l’attuale Federación Venezolana de Fútbol, prima si chiamava Asociación Nacional de Football.

La giunta direttiva era composta da: Capitán Tulio Salgado Ayala (presidente), Ildemaro Ramos Rivas (Vicepresidente), Pedro Cabello Gibbs (Secretario General), Rómulo Hernández (Secretario cartellini giocatori), Roberto de la Terga (commissione calcio professionisti) Gustavo Maggi (commissione calcio dilettantistico) ed altri personaggi come Dr. Martín Ayala Aguerrevere, Obardo León Ponte, Ignacio Luis Arcaya Jesús María Estacio, Roberto Tod, Leopoldo Márquez e Marcano Batistini.

In questa nuova era, la Federcalcio creola viene riconosciuta dalla FIFA e dal Comité Olímpico Venezolano (COV), poco dopo viene anche riconosciuto dalla Conmebol.

Uno dei cimelli che si é portato Maggi dal Mondiale del 1966

Poi nel periodo 1960-1961 assume l’incarico di presidente. Sotto la sua direzione si forma la Liga Mayor de Fútbol Profesional, di cui si incaricherà per 20 anni. Grazie all’ottimo lavoro svolto nel seno della FVF, il presidente della Conmebol, l’argentino Raúl Colombo lo inserisce nel suo staff durante il suo mandato.

È stato anche tra i 21 delegati scelti in giro per il mondo che ha lavorato nel Comitato Centrale della Fifa, lavorando nell’organizzazione del Campionato del mondo che si é svolto nel 1966, in Inghilterra. In quel periodo il presidente del massimo ente calcistico era l’inglese sir Stanley Rous.

Maggi ha avuto una grande amicizia con la famiglia D’Ambrosio, storica nel calcio venezuelano che ha guidato per tanti anni il Deportivo Italia.

Le persone che hanno conosciuto Gustavo Maggi lo descrivono come un grande dirigente che sapeva parlare alla gente, esprimendo i propri concetti in maniera chiara e precisa. Il suo modo di vedere il calcio era evoluto e per questo motivo era molto rispettato nel seno della Conmebol. Maggi, muore a Caracas il 13 gennaio del 1989.

(di Fioravante De Simone)