Motori: tanta italianità alle 24 ore di Daytona

Il team Performance Tech Motorsport durante un pit stop alle 24 ore di Daytona

CARACAS – La stagione motoristica é iniziata con una classica per eccellenza, la 24 ore di Daytona. Nei suoi 56 anni di storia sono tanti i campioni che con le loro accelerate e colpi di volante hanno mantenuto con il fiato sospeso tanti tifosi.

In questo 2019, la nostra collettività è stata degnamente rappresentata da Franco De Leonardis (in qualità di meccanico ai box) e Pastor Maldonado Motta (in pista).

Il team Performance Tech Motorsport, che ha chiuso le 24 ore di Daytona al secondo posto, nella categoria LMP2, ha in rosa un meccanico di origine italiana, Franco De Leonardis. Uno che se ne intende e fino a pochi anni fa ha rappresentato il suo paese, come pilota, in diverse parti del mondo. In pista a difendere i colori del team Performance Tech Motorsport c’erano i piloti Cameron Cassels, Crist Whrigt, Robert Masson (di professione medico specialista nella colonna vertebrale) e suo figlio Kyle.

“Complimenti a tutti! voglio ringraziare Dustin Phillips, Thomas Cepeda, Tommy Mcnamara, Kenneth Mosby, Franco De Leonardis, Mike Berk e tutti quelli che hanno aiutato il nostro team a raggiungere questo risultato alle 24 ore di Daytona” ha postato su Facebook Brent Oneill, presidente del team Performance Tech Motorsport.

Dal canto suo, Franco De Leonardis, ci dice: “Questo risultato é merito di tutti! Abbiamo lavorato per la messa punto della macchina dal mese di dicembre. Nel fine settimana della gara non ho dormito. Poi, appena viene sventolata la bandiera a scacchi, c’è anche un arduo lavoro per raccogliere tutti i pezzi della macchina e sistemarla sul camión. Oltre al lavoro informatico dove controlliamo i dati della telemetria della macchina”.

Le 24 ore di Daytona, nella categoria LMP2, sono state vinte dal team Dragon Speed che ha in rosa un’altro italo-venezuelano, Pastor Maldonado Motta.

Mentre nella categoría massima il vincitore é stato Fernando Alonso. Il 37enne spagnolo, che ha chiuso la sua carriera in Formula 1 al termine della passata stagione, si è imposto al volante della Wayne Taylor Racing Cadillac insieme ai suoi compagni di team Renger van der Zande, Kamui Kobayashi e Jordan Taylor.

La gara è stata interrotta due volte a causa del temporale che si è abbattuto sul tracciato della Florida. Il secondo stop, arrivato quando mancavano due ore al termine della gara, ha chiuso in anticipo la gara consegnando la vittoria ad Alonso e al suo equipaggio.

(di Fioravante De Simone)

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