Corea del Nord: furia di Kim dopo la scomparsa dell’ex ambasciatore a Roma

Bandiera della Corea del Nord.
Bandiera della Corea del Nord. EPA/ALEXANDER BECHER

PECHINO. – Diversi funzionari nordcoreani di alto livello, incluso un lontano cugino del leader Kim Jong-un, sono stati “licenziati” a seguito della recente “scomparsa” in odore di diserzione di Jo Song-gil, ambasciatore reggente a Roma fino a novembre 2018 di cui non si hanno ancora notizie. E’ la reazione del “supremo comandante”, nel resoconto del JoongAng Ilbo, fatto su molteplici fonti ascoltate a Seul.

Tra i primi a capitolare Ho Chol, funzionario del ministero degli Esteri a capo della divisione che controlla la lealtà dei diplomatici alla leadership e la loro rapidità di attuazione delle linee di politica estera date dal Partito dei Lavoratori. Le autorità sudcoreane di intelligence credono che Ho sia il figlio più vecchio di una cugina del “presidente eterno” e fondatore dello Stato, Kim Il-sung, nonno dell’attuale leader.

Ho Dam, padre del funzionario rimosso, è stato prima ministro degli Esteri e poi responsabile dell’importante dipartimento del Partito dei Lavoratori che sovrintende a tutte le relazioni con la Corea del Sud fino al 1991, anno della sua morte.

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