Inter, Marotta stoppa Perisic: “Non ci sono i presupposti alla cessione”

Chievo - Inter 0-1: al 39' pt azione Icardi-D'Ambrosio, palla al centro per Perisic che da pochi passi batte facilmente Sorrentino.
Chievo-Inter 0-1: al 39' pt azione Icardi-D'Ambrosio, palla al centro per Perisic che da pochi passi batte facilmente Sorrentino. ANSA/FILIPPO VENEZIA

MILANO. – “Non ci sono i presupposti per la cessione di Perisic. E’ difficile trattenere i giocatori che non vogliono restare, ma nessuna offerta è arrivata”. L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta parla chiaro, al termine di una cena da Cracco, in pieno centro a Milano, con gli altri membri della dirigenza: invitati dal presidente Steven Zhang infatti si sono seduti il ds Piero Ausilio, l’ad Alessandro Antonello, il dg Giovanni Gardini e il tecnico Luciano Spallett, su cui aleggia lo spettro di Conte.

“Abbiamo fatto il punto”, la conferma di Marotta che, oltre al caso Perisic, deve affrontare i postumi della sconfitta con il Torino e il bailamme sul rinnovo di Icardi. Il terzo posto resta saldo grazie alle avversarie che continuano a steccare e rasserena il quadro generale, ma i primi risultati del 2019 (un punto in due gare, proprio come all’andata) incendiano l’atmosfera, resa ancora più tesa dalla richiesta di cessione di Perisic.

Il croato vive infatti da separato in casa: ha chiesto ufficialmente la cessione forte di una ricca offerta dell’Arsenal, si allena a parte (complice un ematoma alla tibia) ed è stato rimproverato dal tecnico (“non si può andare via gratis e con lo stipendio pagato, ma se non vuole giocare è chiaro che starà fuori”).

Non è la prima volta che il croato fa le bizze, una recidiva in quel tipo di comportamento osteggiato da Marotta: nel luglio del 2017, corteggiato dal Manchester United, Perisic aveva lasciato il ritiro di Riscone di Brunico per un ascesso ad un dente che fece tanto scalpore. Ora dietro c’è l’Arsenal che vorrebbe – stando alle indiscrezioni della stampa inglese – inserire Ozil come pedina di scambio.

Marotta invece sarebbe più intenzionato a virare su Carrasco – che vorrebbe rientrare in Europa dopo l’esperienza in Cina – e De Paul, per cui c’è già un accordo per giugno. E’ un giorno caldo sul mercato. In sede si parla con il Parma di Ranocchia e Candreva (ma per il ds Faggiano bluffa: “Non può venire, è un giocatore troppo importante”), mentre con il Chievo si fa il punto sull’acquisto in sinergia di Brazao.

I tre dirigenti nerazzurri dovranno presto prendere una decisione anche sul rinnovo di Icardi. Wanda Nara ostenta serenità, ma la trattativa deve ancora entrare nel vivo dopo un primo incontro esplorativo: “Abbiamo un dirigente sincero, Marotta ci parla e spiega la situazione. Non abbiamo proprio parlato di cifre, l’Inter ha altre priorità. Mauro è il capitano: lui dice vuole lasciare il protagonismo da parte, vuole aiutare la squadra”.

Quella stessa squadra che dovrà dare delle risposte a Spalletti, finito nell’occhio del ciclone dalle critiche dei tifosi. La suggestione Conte come prossimo allenatore – con Marotta si ricomporrebbe così la coppia che ha rilanciato la Juventus – non può certo fargli dormire sonni tranquilli. Per fuggire dalle voci serve una vittoria in Coppa Italia, giovedì sera contro la Lazio.

Lascia un commento