ROMA. – Flussi di traffico in costante crescita negli aeroporti italiani. Anche il 2018 si è chiuso con un aumento robusto dei passeggeri, che arrivano a toccare i 185,7 milioni (+5,9%), ovvero 10,3 milioni in più rispetto al 2017 e 35 milioni in più dal 2004. Lo certifica Assaeroporti nel consuntivo dei dati di traffico, in cui evidenzia anche una crescita dei movimenti aerei (+3,1% a 1,6 milioni), mentre il cargo chiude il 2018 in lieve flessione (-0,5% a 1,1 milioni di tonnellate di merce) sotto il peso del rallentamento dell’economia mondiale.
A trainare la crescita dei passeggeri, che solo nel mese di dicembre sono aumentati dell’8,1%, è il traffico internazionale (nel 2018 ha superato i 121 milioni di passeggeri, +7,2%). Guardando al dettaglio dei 39 aeroporti monitorati, Genova risulta lo scalo con il tasso di crescita maggiore (+16,5% a 1,455 milioni). Ma sono diversi gli scali che segnano un tasso a doppia cifra: Napoli (+15,8%), Palermo (+14,8%), Bolzano (+14,3%), Verona (+11,6%) e Milano Malpensa (+11,5% che porta i passeggeri al nuovo record di 24,7 milioni). Maglia nera a Trapani (-62,8%), penalizzata dallo stop temporaneo di Ryanair.
La classifica per numero di passeggeri vede sempre Roma Fiumicino saldamente al primo posto, con quasi 43 milioni di viaggiatori (+4,9%). Se si considera anche Ciampino, il sistema degli Aeroporti di Roma chiude il 2018 con il record storico di quasi 49 milioni. Sul podio dei maggiori scali italiani seguono Milano Malpensa e Bergamo (12,9 mln e un +4,9%).
Numeri che dimostrano “l’appetibilità del mercato italiano”, sottolinea l’associazione aderente a Confindustria, evidenziando come il settore incida sul Pil per il 3,6%. La vera sfida sono le infrastrutture, visto che nei prossimi due decenni i passeggeri mondiali sono destinati a raddoppiare. “Per proseguire il percorso virtuoso intrapreso solo pochi anni fa – chiede quindi il presidente Fabrizio Palenzona – è necessario continuare ad investire nelle infrastrutture e nell’intermodalità”.