I primi 100 miliardi di Wall Street, record utili banche

Una persona cammina in Wall Street, sede della borsa di NY, con la bandiera americana.
Una persona cammina in Wall Street, sede della borsa di NY, con la bandiera americana.

NEW YORK. – I primi 100 miliardi di dollari di utili per Wall Street. Le sei maggiori banche americane presentano per il 2018 utili complessivi per 111 miliardi di dollari: una cifra record, destinata ad aumentare con la trimestrale di Morgan Stanley, l’unica fra le big a non aver ancora presentato i conti. Il boom è stato innescato da un mix di fattori, quali il taglio delle tasse di Donald Trump, l’aumento dei tassi di interesse e il balzo del settore retail delle banche.

JPMorgan ha chiuso il 2018 con un utile di 32,5 miliardi di dollari, mentre Wells Fargo con 22,4 miliardi. Citigroup ha registrato un utile di 18 miliardi di dollari. Goldman Sachs e Bank of America rispettivamente di 10,5 e 28,1 miliardi. I buoni risultati annunciati negli ultimi giorni spingono i titoli delle banche a Wall Street: JPMorgan sale dell’1,33%, Citigroup dell’1,79%. Goldman e Bank of America, le ultime in ordine temporale ad alzare il velo sui loro conti, balzano rispettivamente dell’8,32% e del 7,72%.

L’aumento degli utili rassicura sullo stato di salute del settore finanziario, rimasto nelle ultime settimane sotto pressione sulla scia dei timori di un rallentamento dell’economia mondiale. ”E’ la fine del ciclo? Non lo pensiamo. Riteniamo le prospettive dell’economia ancora solide. I consumatori sono forti e ci attendiamo che la crescita globale proceda, anche se più lenta” ha detto Marianne Lake, il chief financial officer di JPMorgan, nella conference call tenuta martedì scorso con gli analisti.

Riguardo all’economia americana, l’amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon ha messo in guardia sulle conseguenze di uno shutdown prolungato: ”è una ferita auto-inflitta” ha spiegato. Se dovesse continuare un intero trimestre, la paralisi del governo ridurrebbe a zero la crescita americana. Da qui l’invito al Congresso a raggiungere un compromesso con Trump per mettere fine allo shutdown.

Fra le incognite che pesano sul contesto economico, Dimon indica la Brexit: una hard Brexit sarebbe un ”disastro” per le aziende, ma difficilmente si verificherà. In ogni caso – spiega – JPMorgan si sta preparando a questa eventualità perchè non vogliono svegliarsi il giorno dell’addio e non essere in grado di operare in Europa.

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