Var e format a 18 squadre, Lega B studia il futuro

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MILANO. – La Serie B punta a introdurre il Var e a ridurre il numero delle sue squadre, proponendo alla Figc un format a 18 società. “Vorrei che il nostro campionato diventasse la prima seconda divisione al mondo con la Var”, ha spiegato Mauro Balata, il presidente dell’associazione dei club cadetti, che sta cercando di accelerare l’iter per provare a introdurre la video assistenza arbitrale sin dai playoff di questo campionato.

L’obiettivo è complesso, fra i tempi di sperimentazione, il rispetto del protocollo Ifab, l’accordo con l’Aia e lo standard produttivo delle riprese televisive. “Presto ne parlerò con Nicchi – ha aggiunto il presidente della Lega B -. Da mesi abbiamo elaborato uno studio di fattibilità e ne abbiamo commissionati altri due all’azienda che eventualmente fornirà la tecnologia per la Var”.

In Serie B ancora non c’è nemmeno la Goal Line Technology, sistema ancor più complesso dal punto di vista strutturale rispetto alla Var, soprattutto in alcuni stadi. La Lega B spinge ancor più forte sulla riforma dei campionati.

“Auspichiamo una decisione nel prossimo Consiglio federale a fine mese, per consentire alle società di programma al meglio il futuro”, ha chiarito Balata al termine dell’assemblea che all’unanimità ha deliberato “di chiedere la ristrutturazione di tutto il movimento calcistico, con una forte riduzione del numero di squadre, da questa o dalla prossima stagione, ribadendo la contrarietà a qualunque decisione in materia di ripescaggi”.

Balata non si sbilancia sui numeri. Secondo quanto filtra, a metà di un campionato formalmente a 22 squadre e ridotto a 19 dal caos estivo e da una controversa delibera federale, la Lega B è orientata a proporre una format a 18, con la possibilità di restare a 19. Infine l’assemblea ha eletto consigliere di Lega Sebastiani (Pescara) al posto del dimissionario Vrenna (Crotone) e prossimamente verranno consegnati alle autorità preposte i contributi di 80mila e 20mila euro stanziati per Genova dopo il crollo del ponte Morandi e per Cosenza dopo l’alluvione.

 

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