Governo e manovra, sindacati in piazza a Roma il 9 febbraio

Un momento di una manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a piazza Montecitorio, Roma.
Un momento di una manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a piazza Montecitorio, Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Contro un Governo che non si confronta, contro una manovra che non da risposte: i sindacati confederali saranno in piazza a Roma il 9 febbraio per “una grande manifestazione” nazionale. Una protesta “per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori da Cgil, Cisl, Uil, per cambiare le scelte dell’Esecutivo, per aprire un confronto serio e di merito”.

Così Cgil, Cisl e Uil rilanciano le proposte che avevano definito insieme lo scorso ottobre, scegliendo la data della protesta che avevano preannunciato a fine dicembre puntando il dito contro una manovra “sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio”.

La data è la prima possibile considerando l’impegnativa agenda sindacale di gennaio, con il congresso della Cgil a Bari. In piazza di sabato, come è consuetudine per le grandi manifestazioni non accompagnate da uno sciopero. I sindacati puntano su una partecipazione significativa, imponente. L’ipotesi è Piazza del Popolo (da confermare perché è ancora in corso l’iter delle autorizzazioni).

“Avevamo detto che avremmo reagito con la mobilitazione e lo abbiamo fatto”, dice la leader uscente della Cgil, Susanna Camusso. Il perché della mobilitazione, spiega la segretaria della Cisl Annamaria Furlan, “per provare a scuotere il governo e per far cambiare la linea su temi importanti” dalle opere pubbliche alle politiche per lo sviluppo. “Noi facciamo Sindacato, stiamo al merito delle questioni: non vogliamo cambiare il Governo, ma chiediamo che il Governo cambi la sua politica economica”, spiega il leader della Uil Carmelo Barbagallo.

Tra Governo e sindacati il dialogo si è arenato sul nascere, a dicembre, con il “documento consegnato al Presidente del Consiglio che si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli del sindacato”. Intanto “la legge di bilancio, appena approvata, ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro”.

La manifestazione arriva dopo il percorso di mobilitazione portato avanti, “positivamente” sottolineano i sindacati, nei mesi scorsi a sostegno della piattaforma unitaria: “Il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil, emerso in occasione delle centinaia di assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale è stato pressoché unanime e ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali con i lavoratori e i pensionati italiani sul documento” consegnato a dicembre al premier Giuseppe Conte.

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