Baby gang tenta di uccidere sedicenne, tre arresti a Massa

Due ragazzi, ripresi di spalle, prendono a calci un loro coetaneo.
Due ragazzi, ripresi di spalle, prendono a calci un loro coetaneo.

MASSA (MASSA CARRARA). – La rivalità per una ragazzina su facebook è finita con un pestaggio e un taglio alla gola finalizzato a uccidere un 16enne a Massa (Massa Carrara). Così ora tre giovani di una baby gang sono agli arresti per tentato omicidio. Secondo la polizia volevano proprio punire il 16enne perché aveva mostrato interesse, forse alcuni complimenti, per una ragazza del gruppo, pare la sorella di uno dei tre aggressori, che gli altri non hanno tollerato.

La vicenda risale ai giorni di Natale ma è stata resa nota adesso. Due arrestati, un minore e uno appena 18enne, sono ai domiciliari. Un terzo – anche lui minorenne – è nel carcere di Torino e la sua posizione sembra la più grave. Dalle ricostruzioni investigative della squadra mobile l’aggressione ha i contorni di un’imboscata ordita su facebook e sfociata in una missione punitiva nel parco del Brugiano, a Marina di Massa.

E’ il luogo dove il 16enne è stato attirato ed è qui che l’obbiettivo di una telecamera di un locale inquadra la scena. Si vedono i tre della gang che discutono con la vittima. Non sono amici, ma frequentano tutti la stessa scuola e si conoscono di vista. Poi si scatena il pestaggio, tre contro uno. Il 16enne prova a proteggersi, ma crolla a terra sotto colpi violenti, calci e pugni al volto e alla testa.

Non basta: uno della gang si avvicina, estrae un temperino e gli taglia la gola. Sarà una ferita lunga una decina di centimetri: se fosse stata un po’ più profonda poteva essere mortale. La gang scappa e lascia il ferito sul posto. Il 16enne non riesce a parlare, in particolare per i colpi alla testa, ma trova in qualche modo la forza di avvisare i genitori col cellulare.

Scattano i soccorsi, viene ricoverato in ospedale. Alla polizia riesce a fare i nomi degli aggressori. Se fosse passato più tempo e fosse morto, o andato in coma, Massa avrebbe avuto un delitto senza colpevoli. Ora invece ci sono molte domande. Nello specifico, la causa sarebbe futile: si parla dell’interesse, di una simpatia, che il 16enne avrebbe manifestato per la ragazzina che fa parte della compagnia.

In generale gli investigatori parlano di ragazzi tutti con famiglie con notevoli problemi sociali e disagio. Il deputato Cosimo Maria Ferri (Pd) parla di “episodio gravissimo da non sottovalutare, il tema sicurezza non può essere elettorale ma deve essere concreto”, “serve una rete per proteggere i giovani e far capire loro la strada della legalità e della non violenza”.

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