Fumetti: Tintin, ardito reporter giramondo fa novant’anni

Un visitatore della mostra fotografa un poster di Tintin con il suo cane.
Fumetti: Tintin, ardito reporter giramondo fa novant'anni

BRUXELLES. – Novant’anni e non li dimostra. Tintin, il celebre giornalista esploratore nato dalla matita del belga Hergé, spegnerà novanta candeline il prossimo 10 gennaio, data che segna la prima pubblicazione, nel lontano 1929, della sua prima avventura (“Tintin nel Paese dei Soviet”) sul giornale Le Petit Vingtième.

Un successo editoriale per Bruxelles e per il Belgio che giovedì prossimo ricorderà, con una serie di eventi e celebrazioni, questo intrepido viaggiatore che resta ancora molto popolare presso il grande pubblico e le cui storie continuano a essere riproposte e a vendere milioni di copie in tutto il mondo. Un successo che ha ispirato anche un vasto merchandising: moltissimi sono infatti i gadget ed i pupazzi che lo raffigurano, da solo o con il suo cagnolino Milou, e che vengono esposti nelle vetrine dei negozi del Centro storico della capitale belga.

Ciò che attrae appassionati e curiosi è soprattutto il coraggio e la curiosità di questo personaggio che lo portano ad affrontare avventure in tutto il mondo, molte esotiche, ed altre del tutto originali come quando passeggiò sulla Luna nel 1953 sedici anni prima di Neil Armstrong. E per l’occasione la società che gestisce i diritti di Hergé, la Moulinsart, ha deciso di riproporre in formato rimasterizzato e a colori la sua seconda avventura, “Tintin in Congo”, uscita nel 1931.

L’idea di Nick Rodwell, amministratore di Moulinsart, “è di pubblicare una versione a colori ogni due anni” dei nove album che in edizione originale erano usciti in bianco e nero, ha precisato un portavoce della società, scrive l’agenzia Belga. Il primo album di fumetti “Tintin nel Paese dei Soviet” era stato riproposto a colori due anni fa e aveva venduto 300 mila copie. Un’iniziativa che farà gola ai numerosi collezionisti e fan di Tintin, affascinati dal tratto limpido e netto ideato da Hergé e dalle sue vignette pulite, senza altri segni oltre a quelli essenziali. Uno stile denominato ligne claire che ha fatto della serie un modello per la scuola franco-belga.

A giustificarne il successo ed il gradimento nel grande pubblico di questo simpatico personaggio basti ricordare che a fine 2016 una tavola di un suo fumetto, una pubblicazione rara tratta dall’album “On a marche’ sur la Lune”, venne aggiudicata ad un’asta a Parigi per 1,55 milioni di euro.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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