Capodanno: divieti ignorati, 216 feriti per i botti

Fuochi d'artificio al concerto al Circo Massimo in occasione del Capodanno 2019, Roma
Fuochi d'artificio al concerto al Circo Massimo in occasione del Capodanno 2019, Roma, 1 gennaio 2019. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Campagne di sensibilizzazione e divieti, per lo più ignorati, contro i botti di Capodanno sono riusciti, per il sesto anno consecutivo, a evitare i morti, ma non i feriti: il bilancio della polizia ne conta 216, tra cui 13 gravi con prognosi sopra i 40 giorni. E 41 sono i minorenni.

Botti e feriti

I casi più seri a Milano e Benevento. Nel capoluogo lombardo un giovane è in gravi condizioni dopo lo scoppio di un petardo che gli ha dilaniato le mani e ferito volto e testa. Grave anche una 36enne ricoverata in ospedale a Benevento dopo essere stata colpita dalla scheggia di un grosso ordigno a Sant’Agata dei Goti. In val di Susa uno studente di diciannove anni ha perso la mano destra ed è rimasto ferito ad una gamba per lo scoppio di un petardo. A Catania amputata la mano a un uomo di 43 anni. Sei i feriti in Basilicata: a Melfi un uomo ha perso una falange. A Napoli e provincia i feriti sono stati 37.

A Pescara un giovane è stato denunciato per aver esploso botti illegali vicino all’area dove si stava tenendo il concerto di fine anno con J-Ax. Stessa sorte per un turista 21enne che a Firenze è stato notato dalla polizia mentre lanciava un piccolo petardo contro il Battistero in piazza Duomo. Decine di cassonetti dei rifiuti in fiamme a Roma e tanti gli interventi dei vigili del fuoco, che in tutta Italia sono stati 658 (un anno fa furono 519): il numero maggiore in Lazio (171), Lombardia (88), Campania (86), Emilia Romagna (76) e Toscana (52).

Non sono mancati episodi legati all’uso di spray al peperoncino: il caso più grave a Pratonevoso, nel cuneese dove a un concerto si è contata una dozzina di persone tra intossicati e soccorsi.

Feste in pazza e cenoni

Il 2018 si è chiuso, come da tradizione, tra feste in piazza e cenoni. A Roma nell’arco delle 6 ore della festa al Circo Massimo i contapersone ai 5 varchi hanno registrato il transito di circa 110 mila persone. Tutto esaurito a Venezia per lo spettacolo dei fuochi d’artificio di Capodanno, che allo scoccare della mezzanotte hanno illuminato il Bacino di San Marco. A Napoli in migliaia hanno ballato al concerto in Piazza del Plebiscito, gremita anche Capri. Musica e il tradizionale rogo del ‘Vecchione’ a Bologna in piazza Maggiore.

In piazza Politeama a Palermo, in tanti hanno sfidato la pioggia per applaudire l’artista bosniaco Goran Bregovic. E per il cenone di fine d’anno Coldiretti stima che gli italiani abbiano speso 2,1 miliardi di euro, con cotechino e lenticchie a darla da padroni: il 68% ha festeggiato in casa, gli altri si sono divisi tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi.

Nuovi nati

Il primo nato a Roma del 2019 si chiama Italo e pesa 4.8 chili. Un nome molto legato all’Italia, scelto però da genitori originari dello Sri Lanka che avevano già chiamato Romano il suo fratellino maggiore, che ora ha 18 mesi. Nella lista dei nuovi arrivati ci sono tanti altri neonati: la piccola Aurora a Palermo; Alice, Matilde e Emma in Sardegna che festeggia il 2019 con tre fiocchi rosa; Leonardo ad Aosta; Gabriele a Foligno; Antonio a Trento.

Tuffi per salutare il nuovo anno

Non è mancato chi ha inaugurato il 2019 con un tuffo in mare. A Viareggio in 610 si sono presentati per un bagno collettivo nonostante la temperatura rigida: la cifra ha fatto battere il record per numero di adesioni. Tuffo di Capodanno anche a Livorno. A Roma il tuffo è nel Tevere, l’impresa è appannaggio di Mister Ok, Maurizio Palmulli, erede del primo ‘Mister ok’ Rick De Sonay, l’italo-belga che nel 1946 inaugurò l’impresa da ponte Cavour.

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