Giudice: famiglia straniera discriminata, negato assegno

Donne straniere ascoltano una conferenza sui loro diritti lavorativi. Giudice
Donne straniere ascoltano una conferenza sui loro diritti lavorativi.

MILANO. – Arriva un’altra condanna per “discriminazione” per un’amministrazione comunale lombarda a guida leghista, dopo l’ormai nota vicenda dei bimbi stranieri di fatto esclusi dai servizi mensa e scuolabus a Lodi, sanzionata dal Tribunale di Milano. Infatti, un altro giudice ha accertato “il carattere discriminatorio del comportamento” del Comune di Palazzago, nel Bergamasco, che ha bocciato perché “incompleta la domanda di assegno per nuclei familiari con almeno tre figli” presentata da una famiglia marocchina, alla quale erano state chieste, così come nel caso di Lodi, “certificazioni o attestazioni rilasciate dalla competente autorità estera relative al patrimonio”, praticamente irreperibili.

Il Comune di Palazzago, guidato dal sindaco della Lega Michele Jacobelli, allo stesso modo della prima cittadina di Lodi Sara Casonova ha emanato, infatti, come si legge nella sentenza del giudice del Lavoro di Bergamo Monica Bertoncini, “un proprio regolamento che richiede, per i cittadini di stati terzi rispetto a quelli Ue, l’insussistenza di beni mobili o immobili produttivi di reddito nel proprio Paese”, da attestare con “la produzione di certificati della competente autorità estera, muniti di traduzione autenticata dall’autorità consolare italiana”.

Per il giudice, però, che ha accolto la tesi dei legali Guariso, Vicini e Traina, il “diniego” dell’assegno alla famiglia “fondato sulla incompletezza della domanda per la mancata produzione” di quei certificati, praticamente impossibili da reperire, “risulta discriminatorio”.

Il giudice, infatti, precisa che quella famiglia con tre figli e un basso reddito ha tutti i requisiti per ottenere l’aiuto sociale. Ed evidenzia “come la procedura di determinazione dell’Isee (l’indicatore della situazione economica, ndr) sia unica, per i cittadini di altra nazionalità, sia Ue che non Ue, ma solo per questi ultimi il Comune di Palazzago pretende la produzione di ulteriore documentazione proveniente dalle autorità dei paesi di origine per attestare ciò che già risulta”.

Un caso, dunque, simile proprio a quello del regolamento del Comune di Lodi sul servizio mense e scuolabus, dichiarato discriminatorio su ricorso dell’associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e del Naga, con tanto di ordine del Tribunale di modificare le norme. Di ieri l’annuncio del ricorso in appello da parte dell’amministrazione lodigiana. Sul fronte bergamasco, infine, il giudice ha ordinato “al Comune di Palazzago di accogliere la domanda” della famiglia marocchina “a decorrere dal luglio 2018 e di trasmettere all’Inps la relativa comunicazione, con conseguente condanna” al pagamento dei 1.857 euro dovuti, oltre agli interessi e alle spese legali.

(di Igor Greganti/ANSA)

 

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