Natale e Capodanno, quasi sette milioni di presenze di turisti stranieri

Una vista natalizia di Cortina. Natale
Una vista natalizia di Cortina.

ROMA. – L’Italia piace non solo per il mare e il sole ma anche d’inverno. Tra Natale e Capodanno – secondo l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per Confesercenti Nazionale su un campione di 1.613 imprenditori ricettivi – le presenze di turisti esteri saranno circa 6,3 milioni, in crescita quest’anno soprattutto nelle località montane (+0,8%). In particolare si segnala l’aumento dei flussi in arrivo dalla Svizzera, dall’area del Medio-Oriente e da Australia e Nuova Zelanda.

La buona performance degli stranieri porta in attivo il bilancio con l’estero per le feste: gli italiani che trascorreranno il Natale o il Capodanno all’estero, infatti, sono ‘solo’ 4,4 milioni. Il dato dei turisti stranieri è in controtendenza anche rispetto alla domanda interna per le mete italiane, che invece appare in leggera riduzione pur contando comunque per il 62% del totale. Un calo che porta le previsioni complessive in territorio negativo: nelle strutture ricettive italiane dovrebbero registrarsi durante le feste 16,7 milioni di presenze turistiche, contando sia italiani che stranieri, con un leggero calo (circa 50 mila in meno) rispetto alle festività del 2017.

“Nonostante il nostro naturale posizionamento estivo, l’Italia dimostra di essere una meta appetibile ai turisti stranieri anche d’inverno, non solo grazie alle località dell’arco alpino e appenninico ma anche per le città d’arte”, commenta il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina.

“Una conferma – aggiunge – degli sforzi di destagionalizzazione portati avanti dal settore e del valore attrattivo della destinazione Italia sui mercati internazionali. Ma c’è ancora molto da fare per rendere il turismo italiano più forte, a partire da un sostegno più efficace alla riqualificazione delle strutture e da un maggiore impegno contro l’illegalità: il rafforzamento del contrasto all’abusivismo ‘estivo’ sulle spiagge deve essere accompagnato da maggiori controlli anche su quello ricettivo, durante tutto l’anno”.

Ad oggi le previsioni sono positive soprattutto per le città d’arte (+0,5%) e per la montagna (+0,7%), anche se i valori potrebbero ulteriormente migliorare. Risultati in leggero ribasso per le aree collinari (-0,4%) e termali (-0,7%), e riduzioni importanti per le località marine (-1,5%), laghi (-1,8%) e mete di “altro interesse” (-2,7%).

Per gli alberghi sono attesi gli stessi flussi di italiani e di stranieri dello scorso anno, mentre gli imprenditori dell’extralberghiero segnalano flessioni per entrambe le componenti della domanda. Un buon andamento è stato segnalato dagli imprenditori del Centro Italia (+1,2%) e del Nord Ovest (+0,4%). Invece per il Nord Est le aspettative sono del -1,2%, mentre per le regioni del Sud-Isole le indicazioni sono del -1,4%.

(di Cinzia Conti/ANSA)

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