Trump dice no a Lagarde, Usa contro l’aumento delle riserve

Entrata e logo del Fondo Monetario Internazionale
Stati Uniti si oppongono a rialzo quote. Allarme debito e Brexit

NEW YORK. – Donald Trump chiude la porta a Christine Lagarde: gli Stati Uniti sono contrari all’aumento delle riserve permanenti del Fmi chiesto a gran voce dal direttore generale del Fondo. ”Sta ai nostri membri decidere i livelli di capitale” commenta secco Gerry Rice, il portavoce dell’istituto di Washington. Lagarde è impegnata da mesi a cercare di persuadere i membri del Fmi a sostenere un aumento delle quote, propedeutico per garantire al Fondo le risorse necessarie per svolgere la sua missione di essenziale rete di sicurezza su cui il mondo fa affidamento nei momenti di crisi.

E di crisi e problemi al mondo non ne mancano: il Fmi ha approvato un salvataggio da oltre 50 miliardi di dollari per l’Argentina, il maggiore della sua storia. Ci sono poi le difficoltà della Francia e l’allarme Brexit: un’uscita no-deal è il rischio maggiore per l’economia inglese, avverte il Fondo. A condire il tutto è un debito globale, pubblico e privato, record. Nel 2017 ha raggiunto i 187.000 miliardi di dollari, il 225% del pil: si tratta di un rosso di 86.000 dollari a persona, due volte e mezzo il reddito pro-capite medio.

Nonostante questo scenario, gli Stati Uniti ritengono che il Fmi sia adeguatamente finanziato per svolgere il proprio compito. ”Ci opponiamo a modifiche delle quote dato che il Fmi ha ampie risorse per portare avanti la sua missione, che i paesi hanno risorse alternative da cui attingere in caso di crisi e che le riforme approvate dopo la crisi hanno aiutato a rafforzare il sistema monetario internazionale” afferma il vice segretario al Tesoro per gli affari internazionali, David Malpass.

Un sì degli Stati Uniti, maggiore azionista del Fondo, alla revisione delle quote avrebbe avuto un effetto a catena sugli altri membri del Fmi. Il no invece riduce le chance di successo dell’offensiva di charme lanciata dal direttore generale del Fmi. E apre un nuovo fronte di scontro fra Trump e Lagarde dopo quello sul commercio.

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