Lega: nuova inchiesta a Bergamo, nel mirino Centemero

Francesco Belsito (S) e Umberto Bossi . Lega
Francesco Belsito (S) e Umberto Bossi ANSA/LUCA ZENNARO

MILANO. – Potrebbe svilupparsi sull’asse Genova-Roma-Bergamo l’inchiesta sui finanziamenti che si presumono spariti dalle casse della Lega Nord. L’intricata vicenda, infatti, rischia ora di avere anche un filone bergamasco, mentre il suo epicentro rimane Genova dove è stata condannata la vecchia guardia leghista, tra cui l’ex leader Umberto Bossi e l’ex tesoriere e Francesco Belsito, ed è stata disposta l’ormai famosa confisca dei 49 milioni ‘rateizzabili’.

Alla Procura di Bergamo, diretta dal procuratore Walter Mapelli, sono infatti giunti nelle settimane scorse atti contenuti nel fascicolo che riguarda l’imprenditore Luca Parnasi: dall’indagine sullo Stadio di Roma sono emersi sostegni da parte dell’imprenditore all’associazione Più Voci, vicina alla Lega, che ha appunto sede a Bergamo, e i pm hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di illecito finanziamento ai partiti che però, non vedrebbe, per il momento, l’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale tesoriere della Lega, Giulio Centemero (non è escluso che il suo nome fosse stato iscritto a Roma prima della trasmissione degli atti).

Nel mirino degli investigatori 250mila euro giunti all’Associazione ‘Più voci’, e altre somme più trascurabili. L’associazione ha sede in uno studio di commercialisti nei cui uffici i militari della Guardia di finanza di Genova hanno eseguito perquisizioni e acquisito documenti. Lo studio fa capo ai professionisti di fiducia della Lega a Bergamo, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Questo blitz, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, è scattato nell’ambito dell’inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni frutto della maxitruffa ai danni dello Stato su rimborsi elettorali non dovuti.

Il leader della Lega Matteo Salvini, alla notizia dell’indagine che potrebbe coinvolgere il nuovo corso della tesoreria del Carroccio, taglia corto: “Ognuno faccia il suo lavoro. Non c’è nulla da trovare né da cercare. Spero facciano in fretta”. “Salvini farebbe meglio a smetterla di comportarsi da sbombone. Sui 49 milioni sempre più forti i sospetti della magistratura su manovre illegali della Lega Ladrona per dribblare i sequestri. Indagato il tesoriere nazionale Centemero dalla Procura di Bergamo”, scrive su Twitter il senatore del Pd Dario Parrini.

(di Stefano Rottigni/ANSA)

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