ROMA.- Gira intorno alla data chiave del 19 dicembre il calendario della manovra, appena licenziata dalla commissione Bilancio della Camera. Tra due settimane l’Ue deciderà infatti sulla procedura contro l’Italia a meno del raggiungimento di un accordo tra la Commissione e il governo nei giorni immediatamente precedenti.
I negoziati stanno andando avanti senza sosta in questi giorni e l’esito si potrebbe concretizzare in un emendamento da presentare nel corso dell’esame del disegno di legge al Senato. Non è escluso tuttavia che debba essere ripresentato il Documento programmatico di bilancio per definire la nuova cornice macroeconomica, a partire dal rapporto deficit-Pil, in cui inserire le misure.
7-8 DICEMBRE – Entro la settimana dovrebbe arrivare il via libera dell’Aula della Camera alle modifiche apportate in Commissione. Il testo passerà al Senato lunedì, per un esame che si annuncia impegnativo: a Palazzo Madama sono infatti attese le norme sulle pensioni e probabilmente la revisione dei saldi di bilancio, comunque entro il 19 dicembre.
13-14 DICEMBRE – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipa al Consiglio europeo. Potrebbe essere l’occasione per portare una proposta di mediazione che consenta di evitare la procedura di infrazione. 19 DICEMBRE – E’ l’ultima riunione dell’anno del Collegio dei commissari, e potrebbe approvare la raccomandazione all’Italia se non ci sarà un accordo prima. Il governo italiano ha la possibilità di presentare controdeduzioni all’Ecofin. Nella stessa settimana è atteso il via libera in seconda lettura della legge di bilancio al Senato.
23-31 DICEMBRE – Il governo spera di incassare il via libera definitivo alla manovra entro il 23 dicembre, ma il voto finale, in terza lettura, della Camera, potrebbe anche tenersi tra Natale e Capodanno. Negli stessi giorni dovrebbe essere convocato, negli auspici di Luigi Di Maio, il Consiglio dei ministri per approvare il decreto sul reddito di cittadinanza.
22 GENNAIO – Primo Eurogruppo-Ecofin dell’anno: potrebbe rendere operativa la procedura d’infrazione ufficiale.
1 FEBBRAIO – E’ la data limite entro cui l’Eurogruppo e l’Ecofin devono esprimersi sulla procedura.