Alitalia: Cgil sul piede di guerra, tavolo o mobilitazione

Alitalia: un aereo in volo e in primo piano la coda di un aereo con i colori Alitalia
Alitalia. Il 15 dicembre rimborso prestito. Si cerca partner. ANSA / Daniel Dal Zennaro

ROMA. – L’appello ad esser consultati era giunto già da parecchi giorni, ma dal governo non è arrivata ancora alcuna convocazione e i sindacati sono ormai sul piede di guerra sulla vicenda Alitalia. Mentre il futuro della compagnia aerea appare ancora incerto – tra l’esigenza di cercare il giusto partner, la necessità di trovare un commissario che sostituisca l’uscente Luigi Gubitosi e la scadenza ormai alle porte del prestito ponte – oggi una minaccia di mobilitazione è arrivata dalla leader della Cgil Susanna Camusso. E sulla stessa scia anche dalla Uiltrasporti.

“Se non arriva nel giro di ore la convocazione del tavolo permanente che era stato promesso dal governo allora bisognerà procedere alla mobilitazione”, ha minacciato Camusso. Riconoscendo però che Alitalia ha fatto uno “straordinario lavoro nel periodo del commissariamento, dimostrando di poter avere una compagnia nazionale”. Ma rispetto alla scelta di avere un partner industriale, ha ricordato, “il governo aveva promesso un tavolo permanente di cui però non abbiamo visto traccia”.

Cladio Tarlazzi, segretario generale di Uiltrasporti avverte che “pare proprio che non ci sia alternativa ad una mobilitazione di tutti i lavoratori di Alitalia, vista la latitanza del Governo, dopo averci dato ampie garanzie di coinvolgimento sul percorso di rilancio della Compagnia”.

Sul fronte dei partner per il futuro di Alitalia, dopo che è stata positivamente valutata la sua offerta dai commissari, Ferrovie dello Stato è pronta a partire per l’acquisizione della compagnia. E l’ad Gianfranco Battisti ha già preso contatto con molti operatori, tra cui la compagnia di corto raggio Easyjet e Delta, che potrebbe invece essere il candidato ideale per gestire i voli di lungo raggio.

Nel menage interno di Alitalia, mentre si avvicina la fatidica data del 15 dicembre, giorno in cui è fissata la scadenza per rimborsare il prestito ponte, sembra ormai realistica l’ipotesi di una proroga. La gestione della linea di credito di 900 milioni da restituire con gli interessi di circa 100 milioni – e sui quali è acceso già da aprile scorso il faro della Ue per sospetti aiuti di Stato – dovrà esser gestito dai commissari.

Ma a più di una settimana dall’uscita di Gubitosi, la situazione resta in stand by. Si attende sempre dal Mise la decisione su chi andrà a completare la terna commissariale accanto a Stefano Paleari e Enrico Laghi. Una tra le possibili soluzioni ventilate potrebbe essere quella di far diventare Paleari coordinatore.

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