Olivetti punta al digitale e assume specialisti

Primo piano della storica macchina da scrivere Olivetti
Inaugurata nell'Officina H di Ivrea mostra su 110 anni dell'azienda.

IVREA (TORINO). – L’Olivetti punta a crescere nei servizi digitali e ad assumere specialisti di Internet delle cose e dei Big Data. E’ il ceo Antonio Cirillo a illustrare le prospettive dell’azienda in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘Olivetti 110 anni di innovazione’ nella storica Officina H di Ivrea. Un percorso tra oggetti iconici, come le macchine per scrivere Lettera 22 del 1950 e Valentina del 1968, ma anche i moderni registratori di cassa, le stampanti 3D e i piccoli robot usati per la pubblicità Tim.

La mostra, già presentata nei mesi scorsi a Roma, è un tributo alla storia ultracentenaria dell’azienda, ma anche alla figura di Adriano Olivetti e alla città di Ivrea, fresca del riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità. “Olivetti ha scritto pagine importanti nella storia industriale italiana e continua a puntare sull’innovazione, ma resta fedele a valori come il design, la vicinanza ai clienti e la fiducia nel marchio. Questa mostra vuole testimoniare il fil rouge tra passato, presente e futuro”, sottolinea Cirillo.

“Il ritorno a casa della mostra è un segnale bellissimo, un punto di partenza per il territorio. Dobbiamo tutti sederci intorno a un tavolo, abbiamo molto da fare”, aggiunge il sindaco Stefano Sertoli. A Ivrea, dove è nata nel 1908, l’Olivetti vuole mantenere le sue radici ed essere motore della trasformazione.

“Vogliamo diventare un hub del territorio per l’innovazione. Siamo un’azienda con 420 dipendenti, la metà nella sede storica di Ivrea, gli altri a Roma e a Milano. Siamo il polo digitale di Tim, con un fatturato stabile di circa 250 milioni di euro. Qui manterremo la ricerca e sviluppo, l’ingegnerizzazione del prodotto. Non abbiamo intenzione di portare fuori questa parte fondamentale. Puntiamo alla cooperazione con start up, ma anche con imprese tradizionali che possono usare il digitale per evolversi”, afferma Cirillo.

“Innovare significa non dimenticare i grandi insegnamenti del nostro passato. Un futuro nel segno di Adriano Olivetti”, sottolinea Beniamino de Liguori della Fondazione Adriano Olivetti che ha collaborato, con l’Associazione Archivio Storico Olivetti, all’allestimento della mostra realizzata col patrocinio del Comune di Ivrea. L’esposizione, gratuita, resterà aperta fino al 27 gennaio.

(dell’inviata Amalia Angotti/ANSA)

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