Gibilterra, da trecento anni contesa tra Madrid e Londra

In lontananza la rocca di Gibilterra, in primo piano la bandiera inglese.
Gibilterra sotto la bandiera inglese.

ROMA. – Sulla strada per un accordo sulla Brexit c’è ancora l’ostacolo Gibilterra, contesa da quasi tre secoli da Londra e Madrid, e per la quale il premier spagnolo Pedro Sanchez minaccia il veto sull’intesa tra Bruxelles e Londra. La Rocca – che si estende per appena 6,7 chilometri quadrati – è situata nell’estremo sud della penisola iberica e fu conquistata dagli inglesi nel 1704 e formalmente ceduta dal re di Spagna con il trattato di Utrecht del 1713.

Dalla fine della Seconda guerra mondiale è stata di nuovo reclamata dagli spagnoli ma un referendum popolare, il 10 settembre 1967, ha sancito la volontà degli abitanti di appartenere al Regno Unito piuttosto che alla Spagna. Due anni dopo è stata approvata la nuova Costituzione che ha trasformato la colonia in dominio della Corona britannica. Sono aumentati i poteri del Parlamento, formato da 17 membri, di fronte al quale il governo è responsabile. Ancora in mano al governatore di Londra invece la Difesa, la Sicurezza e la politica estera.

Con il referendum sulla Brexit nel Regno Unito la ‘guerra’ per Gibilterra si è riaccesa tanto che nei mesi scorsi qualcuno ha evocato persino il conflitto con l’Argentina per le Falklands-Malvinas.

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