Argentina, sottomarino ARA San Juan: “Quattro miliardi il costo del recupero”

Argentina: una foto d'archivio del sottomarino ARA San Juan.
Argentina: una foto d'archivio del sottomarino ARA San Juan. EPA/ARGENTINA NAVY HANDOUT

BUENOS AIRES. – Il ministro della Difesa argentino Oscar Aguad ha sostenuto che il sottomarino ARA San Juan si è inabissato nell’Oceano Atlantico un anno fa per “un guasto tecnico” e non per un errore umano. In dichiarazioni alla stampa il ministro ha ribadito che l’Argentina non dispone della tecnologia necessaria per recuperare l’unità ritrovata tre giorni fa a 907 metri di profondità, e sostenuto che comunque “sarebbe una follia” investire quattro miliardi di dollari per riportarlo in superficie. Tenendo fra l’altro conto degli indici di povertà che si registrano nel Paese.

Ipotizzando una delle possibili cause dell’incidente, Aguad ha spiegato che “quando si produce un incendio nel settore delle batterie del sottomarino, si libera idrogeno che consuma ossigeno. E questo può generare una esplosione”. Il responsabile della Difesa argentina ha poi ricordato che nel 1995 questa unità aveva sofferto un guasto simile nel porto di Mar del Plata e che i vigili del fuoco impiegarono 48 ore per spegnere l’incendio.