Tav, monito Ue: “Fondi a rischio senza rispetto tempi”

Lavori nel tunnel del Tav.
Lavori nel tunnel del Tav.(ANSA)

BRUXELLES. – Più si ritarderà la Tav e peggio sarà in ogni caso, perché o scatteranno penali e rimborsi se non si farà oppure si rischia di perdere fondi Ue se si farà ma senza rispettare i tempi previsti. E’ il quadro a qualche giorno dal colloquio bilaterale a Bruxelles tra il ministro dei trasporti Danilo Toninelli e la collega francese Elisabeth Borne sul nodo ventennale della realizzazione della Torino-Lione.

Da una parte la Commissione Ue ha infatti ammonito ancora una volta su un possibile taglio dei fondi europei se ci saranno nuovi ritardi, mentre dall’altra il commissario straordinario di governo Paolo Foietta ha avvertito della necessità di far partire le gare d’appalto a dicembre o scatterà un danno per le casse dello stato da 75 milioni di euro al mese.

“Toninelli dovrebbe vergognarsi”, ha quindi tuonato la Confindustria del Piemonte, di fronte ai 25 chilometri di tunnel già scavati al cantiere francese dell’alta velocità di Saint-Martine-La-Porte. A lui ribatte il ministro Toninelli: “Nessuna vergogna sul Tav Torino-Lione ma, anzi, mi sento orgoglioso per lo sforzo che sto facendo con la mia squadra per usare con attenzione i danari pubblici”.

“È importante che tutte le parti facciano sforzi per completare nei tempi” la Tav, in quanto “come per tutti i progetti della Connecting Europe Facility se ci sono ritardi nella loro realizzazione questi possono vedere una riduzione dei fondi forniti” da Bruxelles, ha ribadito un portavoce della Commissione Ue, ricordando che si tratta di “un progetto importante non solo per Francia e Italia ma per l’intera Ue”.

La Torino-Lione è infatti “l’anello mancante principale” del Corridoio Mediterraneo delle grandi reti Ue, per cui sono stati già versati da Bruxelles 370 milioni di euro nel 2007-2013 e per cui ne sono stati stanziati 814 per il 2014-2020, di cui già erogati 120 milioni. Una sospensione della Tav, però, ha già avvertito il coordinatore Ue in una lettera due mesi fa, potrebbe portare al recupero totale o parziale dei fondi Ue già versati.

Tra l’altro per il 2021-2027 la Commissione ha proposto di aumentare il cofinanziamento Ue per la realizzazione di questo tipo di opere infrastrutturali fino al 50% dall’attuale 40%, per cui ha predisposto complessivamente 12,8 miliardi. Per questo gli eurodeputati del Pd guidati da Mercedes Bresso e Isabella De Monte hanno inviato alla Commissione Ue un’interrogazione urgente sulla “iniziativa unilaterale non legittima del governo italiano” di una nuova analisi costi-benefici che minaccia di bloccare la Torino-Lione.

“Ogni decisione é legittima ma va presa con atti nelle sedi opportune, non con discussioni in segrete stanze dove tutti la pensano allo stesso modo, sulla base di pregiudizi”, ha quindi avvertito Foietta, sottolineando che è stata Rfi a certificare che la linea storica della Torino-Lione è satura. Dunque, ha proseguito il commissario, “chi sostiene che si potrebbe adeguarla con opportuni investimenti racconta un’enorme bufala”.

Da qui l’invito rivolto dal presidente della Confindustria piemontese Dario Gallina a Toninelli e alla sindaca di Torino Chiara Appendino “a venire in visita al cantiere per verificare natura ed entità dei problemi di collegamento internazionale di cui dissertano senza sufficiente nozione di causa”. Bisogna infatti procedere ai bandi di gara per gli appalti, “basta allungare il brodo inutilmente”, ha concluso il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino.

(di Lucia Sali/ANSA)

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