Moto: Valencia ultimo atto, lo sguardo è già volto al 2019

Valentino Rossi in conferenza stampa a Misano.
Valentino Rossi in conferenza stampa a Misano. ANSA/BOVE

ROMA. – La mente sgombra da pressioni del campione del mondo Marc Márquez, quella già proiettata verso il 2019 di Valentino Rossi, gonfia di emozioni per Dani Pedrosa al passo d’addio, oppure di aspettative per Jorge Lorenzo, in procinto di salutare la Ducati e salire sulla Honda. Modi diversi di avvicinarsi a Valencia, dove domenica si corre l’ultimo atto del motomondiale 2018, con lo sguardo già rivolto al futuro.

Márquez e la Honda Hrc hanno dominato, vincendo il titolo piloti con largo anticipo, quello costruttori in Malesia. Lui ha festeggiato il quinto titolo MotoGp nella sua Cervera, qualche giorno fa, con la famiglia ed il fan club. Lo attende il gran finale. Potrà goderselo assai più dello scorso anno, quando all’ultima gara Dovizioso era ancora una spina nel fianco. “Ma l’atteggiamento – assicura – sarà lo stesso. Siamo molto vicini al titolo dei team e la Honda tiene alla ‘Triple Crown’. Sarebbe perfetto”.

“Vorrei chiudere con un risultato positivo” si augura anche Rossi. Magari centrando la prima vittoria del 2018 per evitare lo ‘0’ in casella, come gli è accaduto solo nel biennio ‘nero’ con la Ducati. “Per la Yamaha sarà un Gp interessante, è un tracciato sul quale non siamo molto veloci – aggiunge – Nelle ultime gare abbiamo visto dei piccoli miglioramenti. In Malesia sono stato competitivo per tutto il fine settimana. Solo l’epilogo è stato amaro” con la scivolata mentre era in testa.

“Poi ci saranno i test, a Valencia e Jerez, saranno settimane molto intense”. Decisive per gettare fin da subito, insieme a Yamaha, le basi dell’ennesimo assalto alla decima corona iridata. Un obiettivo non velleitario se la M1 guarirà dai suoi mali. Perché sulla soglia dei 40 anni il ‘Dottore’ ha mostrato che il manico c’è ancora.

Se n’è accorto anche Lorenzo. Dopo Sepang gli ha reso omaggio twittando la propria ammirazione: “caduta a parte, non ho mai visto @ValeYellov46 così in forma. E dire che secondo qualcuno comincerebbe a sentire l’età…”. Il maiorchino spera che il polso operato gli permetta di “salutare la Ducati con una bella gara”. Poi, già dai test del 20 e 21 novembre, entrerà nella famiglia Hrc, dove dividerà il box con Márquez.

Si capirà presto quanto sarà impegnativo per il marchio giapponese gestire due personalità così forti, mettere al servizio della squadra le rivalità tra i vincitori di 12 titoli. Che in passato hanno avuto più di un motivo di frizione. E’ il ‘dream team’ del motomondiale. Al primo sentore di una disparità di trattamento il sogno può trasformarsi in incubo.

Lascia un commento