Ha casa il 40% di famiglie povere, una su cinque paga il mutuo

Facciata di casa popolare
Facciata di una casa popolare (Foto archivio)

ROMA. – La maggior parte delle famiglie povere non paga l’affitto ma ha a disposizione una casa o perché di proprietà o perché avuta in uso gratuito. E chi ce l’ha di proprietà, il 40% dei circa 1,8 milioni di famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, sull’abitazione paga un mutuo, che varia da Nord a Sud e che in media si attesta sui 525 euro. Sono dati, forniti dall’Istat nelle audizioni sulla manovra, che potrebbero tornare utili al governo, alle prese con la definizione della misura.

La legge di Bilancio, infatti, contiene solo la creazione di un apposito Fondo con 9 miliardi di cui 8 a disposizione per il reddito e 1 per riformare i centri per l’impiego, mentre il dettaglio del nuovo strumento è rinviato a un ulteriore provvedimento. Scelta che Confindustria spera sia “segnale dell’esigenza di costruire interventi meditati e frutto del confronto con tutti gli attori interessati”.

La richiesta degli industriali è quella di evitare una “derive assistenzialistiche” che potenzialmente si annidano nel nuovo strumento, visto che il primo stipendio di ingresso di un ragazzo under 30 si aggira sugli 830 euro, per lavorare 40 ore settimanali, che scendono tra l’altro a “740 al Sud, a 700 per i non laureati”. Il reddito dovrebbe arrivare invece, stando agli annunci, a 780 euro, a fronte di un impegno richiesto di 8 ore la settimana di lavori socialmente utili.

Il reddito insomma, è l’invito di Vincenzo Boccia, va studiato come “ponte verso il lavoro”, evitando che diventi un deterrente. Una delle variabili che dovrebbero pesare sull’assegno effettivo, oltre alla composizione del nucleo familiare e al legame all’Isee, dovrebbe essere, appunto, il possesso o meno della casa. A vivere in case di proprietà, nel dettaglio, è il 40,7% delle famiglie povere, mentre in uso gratuito o in usufrutto vive il 15,6%.

Tra le famiglie che vivono in casa di proprietà però, osserva l’Istat, “quasi una su 5 paga un mutuo” che varia dai 564 euro di chi vive al Nord ai 480 del Centro ai 387 per le famiglie che risiedono nel Mezzogiorno. Cifre ben più consistenti di quelle che paga chi vive in affitto, che pure rappresenta il 43,7% delle famiglie in povertà assoluta. Queste ultime peraltro si concentrano nelle grandi città (64,1%) e al Nord (il 50%). A spendere di più però per questa voce sono le famiglie che vivono nel centro Italia, 384 euro, seguite da chi vive al Nord, 357 euro, mentre al Sud l’affitto si ferma a 230 euro, portando la media a 310 euro.

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