F1: fallito anche il titolo Costruttori, la Ferrari guarda al futuro

Il giovanissimo monegasco Jacques Leclerc, un 20enne 'allevato' in casa nella 'Ferrari Academy'.
Il giovanissimo monegasco Jacques Leclerc, un 20enne 'allevato' in casa nella 'Ferrari Academy'.

ROMA. – Prima l’addio al Mondiale piloti e poi a quello Costruttori. Ad Interlagos, con l’ennesimo trionfo di Lewis Hamilton e della Mercedes che fa suo anche il Campionato dei team, svaniscono definitivamente le ultime speranze della Ferrari di risollevare la sua stagione.

Un 2018 partito sotto i migliori auspici grazie ad una vettura, la SF71H più forte di tutti non solo in gara ma anche in qualifica, ma via via derubricato, tra l’inizio e la fine dell’estate, ad un anno da dimenticare per la scuderia di Maranello per i tanti errori commessi, sia dai piloti che dal box, e per le occasioni sciupate.

Un campionato praticamente buttato via dalla Ferrari guardando indietro agli svarioni commessi, dal Gp di Germania al Gp di Singapore senza dimenticare la cocente delusione subita in casa a Monza con la vittoria di Hamilton in una gara che vedeva alla partenza una prima fila tutta Rossa.

E nemmeno nel Gp del Brasile il Cavallino è riuscito a tenere aperto il campionato costruttori con un’altra gara no di Vettel: ”nonostante il podio di Kimi – ha commentato al termine del Gp del Brasile il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene – non siamo purtroppo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, che era quello di tenere aperta la lotta nel mondiale Costruttori. Già dal giro di formazione ci eravamo accorti di un problema a un sensore sulla vettura di Seb: questo inconveniente ci ha costretti, per tutta la gara, ad adottare regolazioni diverse da quelle comunemente usate, con conseguenti problemi di guidabilità. Congratulazioni alla Mercedes per la conquista del titolo riservato ai team”.

Un nuovo successo, quello delle Stelle d’Argento, facilitato dalla manovra da kamikaze di Esteban Ocon sul leader della corsa Max Verstappen. Contatto tra l’olandese della Red Bull e il pilota francese della Force India in orbita Mercedes che ha spalancato le porte della vittoria ad Hamilton che era in seconda posizione.

Episodio che, tra polemiche e evidenti sospetti, ha fatto infuriare la Red Bull e Verstappen che a fine gara ha spintonato minacciosamente Ocon finendo di fronte al giudizio dei commissari Fia che lo hanno punito per la sua reazione a fine gare. Il giovane pilota olandese sarà infatti chiamato ad osservare due giorni di ‘servizi pubblici’ presso la direzione della FIA, entro sei mesi dall’incidente a Interlagos.

Quanto alla Ferrari che si appresta a vivere tra due settimane ad Abu Dhabi l’ultima tappa dell’ennesima stagione sfortunata, aggravata e condizionata anche dalla prematura morte dell’ex presidente Sergio Marchionne, è già tempo di pensare al futuro e di salutare l’ultimo dei suoi campioni, Kimi Raikkonen.

Il finlandese, iridato con la Rossa nel 2007, si scambierà il sedile con il pilota franco monegasco dell’Alfa Romeo Sauber Charles Leclerc che farà coppia con un Vettel chiamato nel 2019 a reagire come non mai, lasciandosi alle spalle le pressioni e gli sbagli di un campionato davvero terribile per lui e lontano anni luci dai tempi belli e fortunati in casa Red Bull.

A guardare già al 2019 anche gli scommettitori con la novità Ferrari Leclerc tra i papabili per il titolo oltre naturalmente a Hamilton e Vettel. Il pilota nato nella ‘cantera’ di Maranello dopo i 33 punti ottenuti finora con la Sauber (ieri si è classificato al settimo posto dietro proprio a Vettel) è dato come quarto favorito dietro anche al collega della Red Bull Verstappen.

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