Fondi Lega: Pg Cassazione, confermare il sequestro di 49 milioni

Lega Nord: Umberto Bossi in camicia verde ed il sigaro toscano in mano
Umberto Bossi (Emilio Sciaky/Infophoto)

ROMA. – E’ da respingere il ricorso di Matteo Salvini, presentato in Cassazione in qualità di segretario della Lega, contro l’ordinanza del riesame di Genova che lo scorso 5 settembre aveva disposto il sequestro preventivo fino a 49 milioni di euro nell’ambito del procedimento per la truffa sui rimborsi elettorali relativi al triennio 2008-2010.

Allora il partito era guidato da Umberto Bossi rimasto in carica fino al 2012 quando venne travolto dall’inchiesta. In particolare, il sostituto procuratore generale Marco Dall’Olio ha chiesto – nella sua requisitoria davanti agli ‘ermellini’ della Sesta sezione penale – il “rigetto” del ricorso della Lega, come hanno spiegato i legali del Carroccio, avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari, uscendo dall’udienza svoltasi a porte chiuse.

A quanto si è appreso, il Pg Dall’Olio ha sottolineato nel suo intervento la “correttezza” della decisione del Tribunale del Riesame del capoluogo ligure che lo scorso cinque settembre aveva recepito le indicazioni della Suprema Corte sull’ampiezza del sequestro fino al raggiungimento della cifra di 49 milioni di euro, su qualunque conto e presso chiunque siano rinvenuti.

In caso di conferma del provvedimento cautelare, e dunque di reiezione dell’istanza di Salvini, continuerà ad essere in vigore l’accordo raggiunto dalla Lega con il Procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che prevede un piano rateale di restituzione dei 49 milioni su un conto dedicato dove il Carroccio deve versare ogni due mesi 100 mila euro, per un totale – minimo – di 600 mila euro all’anno. Ci vorranno quasi 80 anni per estinguere il ‘debito’ verso lo Stato.

Finora, come hanno detto Ponti e Zingari parlando a margine dell’udienza in Cassazione, la Lega ha pagato le prime due rate. Tecnicamente, come ha fatto notare la Procura del capoluogo ligure, “non si tratta di un accordo, ma di un’istanza della difesa”, accolta dai pm, sulle modalità di esecuzione del sequestro preventivo dei 49 milioni. Così si consente al partito di non chiudere e ai magistrati di recuperare i soldi.

A breve si attende – per il venti novembre – il verdetto della Corte di Appello di Genova su ‘rimborsopoli’. Lo scorso luglio, il Sostituto procuratore generale Enrico Zucca, applicando ‘sconti’ al ribasso per la prescrizione della truffa relativa al 2008, ha chiesto un anno e 10 mesi e una multa di mille euro per Bossi che in primo grado era stato condannato a 2 anni e sei mesi. Per l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, il Pg ha chiesto 4 anni e dieci mesi. Per i tre ex revisori, Diego Sanavio, Antonio Turci, ha chiesto due anni e 800 euro di multa (in primo grado 2 anni e otto mesi), e per Aldovisi ha chiesto un anno e tre mesi e 500 euro di multa (in primo grado un anno e nove mesi).

(di Margherita Nanetti/ANSA)