Piano per attentato a Macron, sei arresti nell’ultradestra

Il Presidente Emmanuel Macron in visita nei luoghi della Grande Guerra.
Il Presidente Emmanuel Macron in visita nei luoghi della Grande Guerra. (ANSA)

PARIGI. – Stavano pianificando un'”azione violenta” contro il presidente francese Emmanuel Macron, un attentato che però era ancora allo stadio di “progetto”. E anche piuttosto “impreciso”, stando agli inquirenti. Ma – nella Francia con l’allerta terrorismo sempre alta – sei persone legate a gruppi di estrema destra sono finite in carcere con l’accusa di associazione per delinquere a scopo terroristico.

Riprese le forze grazie alla breve vacanza in Normandia, Emmanuel Macron è impegnato questa settimana nel periplo per ricordare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra, un omaggio alla memoria dei caduti francesi. Il culmine sarà domenica a Parigi per la commemorazione dell’armistizio, alla presenza di numerosi capi di stato fra i quali Sergio Mattarella. Trump e Putin, che si incroceranno nella capitale francese, si sono visti “declassato” il loro vertice da un Macron preoccupato che l’evento potesse “oscurare” le celebrazioni della fine della Grande Guerra, stando ad un giornale russo.

La retata dei servizi ha consentito di arrestare 4 uomini e una donna, fra i 22 e i 62 anni, fra la Mosella (est), l’Isere (sud) e la Bretagna (nord-ovest). Dall’anno scorso, la DGSI (i servizi di informazione interni) ha colpito a più riprese l’ultradestra francese, a cominciare dal gruppuscolo guidato da Logan Nisin, ex militante dell’organizzazione tradizionalista Action Francaise. Il suo obiettivo era di provocare, con azioni terroristiche, una sorta di ondata migratoria al contrario.

Fra i potenziali obiettivi del gruppo, ci sarebbero stati fra gli altri Jean-Luc Melenchon, già candidato all’Eliseo per la sinistra radicale de La France Insoumise e l’attuale ministro dell’Interno, Christophe Castaner. Fra gli altri progetti della formazione di estrema destra, attacchi contro rivenditori di kebab e contro il cantiere della moschea di Vitrolles, feudo del Rassemblement National (ex Front National) nel sud.

Le celebrazioni di domenica a Parigi, per i 100 anni dall’armistizio, vedranno la partecipazione di numerosi leader mondiali. Fra questi, i presidenti russo, Vladimir Putin, e l’americano Donald Trump, per i quali era stato messo in programma un vertice. Ma questo evento, stando al quotidiano russo Kommersant, avrebbe “eclissato” le celebrazioni di Macron, il quale avrebbe così “declassato” il summit a puro e semplice meeting.

Una notizia non confermata, che ha però provocato già polemiche e commenti: una “fonte diplomatica europea” non meglio identificata avrebbe fatto trapelare al quotidiano russo una battuta-commento: “pare difficile immaginare che nel 2018 lo stile ‘Re Sole’ sia ancora in vita ma, come si suol dire, c’est la vie”.