Gratta e Vinci nuoce alla salute, al via avvertenze

Una persona di fronte al distributore dei biglietti del Gratta e Vinci
Una persona di fronte al distributore dei biglietti del Gratta e Vinci.

ROMA. – Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero della Salute con le avvertenze sui rischi connessi al gioco d’azzardo introdotte dal Decreto Dignità. Il Dl stabilisce in particolare il contenuto del testo e le caratteristiche grafiche delle avvertenze dei tagliandi, come per esempio il gratta e vinci, che devono in ogni caso riportare su entrambi i lati e con dimensioni adeguate la dicitura: “Questo gioco nuoce alla salute”.

I tagliandi delle lotterie istantanee prodotti fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto possono essere venduti anche successivamente, per un periodo massimo di dodici mesi. L’accesso agli apparecchi è consentito esclusivamente con la tessera sanitaria per impedire ai minorenni di giocare.

Dal primo gennaio 2020, gli apparecchi privi dei meccanismi per impedire ai giovani al di sotto dei 18 anni di avere accesso, devono essere rimossi. La violazione della prescrizione è punita con la sanzione amministrativa di 10 mila euro per ciascun apparecchio.

Le formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dai giochi con vincite in denaro devono essere applicate anche sugli apparecchi da intrattenimento, oltre che nelle aree e nei locali dove vengono installati. Il decreto istituisce infine il logo identificativo “No Slot” entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge. I comuni possono rilasciare il logo ai titolari di pubblici esercizi o di circoli privati che eliminano o si impegnano a non installare gli apparecchi da intrattenimento.

Secondo lo studio più ampio mai condotto sull’argomento, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, sono 18 milioni gli italiani che non riescono a resistere al gioco d’azzardo. Un milione e mezzo è la percentuale dei giocatori problematici, cioè quelle persone pronte a indebitarsi pur di nutrire la dipendenza. Gioca d’azzardo, spiegano gli esperti, quasi un uomo su due (il 43,7%) e una donna su tre (29,8%), soprattutto tra i 40 e i 64 anni anche se di solito si inizia tra i 18 e i 25.

In generale si gioca alle lotterie istantanee o in tempo reale (26,2%), al lotto o lotterie a esito differito (12,8%), ai giochi numerici a totalizzatore (10,9%), alle slot machine (7,4%). Nonostante sia vietato, stando al rapporto Iss-Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in Italia ci sono 700mila giocatori d’azzardo minorenni.

(di Silvana Logozzo/ANSA)