Italia conta i danni, ma è ancora minacciata dal maltempo

Maltempo: Una foto tratta dal profilo Twitter della Polizia di Stato che ritrae il momento in cui due agenti mettono in salvo due turisti bloccati dalla marea in Piazza San Marco, Venezia.
Una foto tratta dal profilo Twitter della Polizia di Stato che ritrae il momento in cui due agenti mettono in salvo due turisti bloccati dalla marea in Piazza San Marco, Venezia. ANSA/POLIZIA DI STATO

GENOVA. – Piegata e ferita in questi giorni dal maltempo, l’Italia è nuovamente minacciata dall’arrivo di una nuova perturbazione al Nord. L’avviso meteo della Protezione civile indica allerta rossa per il Veneto e temporali da allerta arancione su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Campania, Liguria e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise.

Ci saranno rovesci di forte intensità, fulmini, grandinate e forti raffiche di vento di burrasca su Liguria, Toscana, coste del Lazio e Campania. Il mare grosso preoccupa in particolare la Liguria, colpita prima dalle piogge e poi dalla eccezionale mareggiata che lunedì ha provocato danni enormi sulla costa di tutta le regione.

Il governatore Toti ha chiesto al Governo lo stato di emergenza valutando in centinaia e centinaia di milioni i danni in attesa di una stima ufficiale. Rapallo e Santa Margherita, rimasti senza le dighe di protezione dei porti, fanno gli scongiuri. Rapallo ha iniziato a rimuovere le decine di grandi imbarcazioni affondate o finite sulle scogliere dopo il crollo della protezione del porto Carlo Riva: per primo uno yacht che bloccava la foce del torrente S. Francesco e avrebbe fatto da tappo alla eventuale onda di piena.

Santa Margherita calcola che per ripristinare il porto pubblico ci vorranno 20 milioni. Non può garantire collegamenti marittimi a Portofino, isolata dal crollo della statale a picco sul mare fino a quando non si traccerà una rotta sicura tra i relitti. Il borgo isolato cerca una via di fuga sul monte lungo un sentiero che potrebbe diventare carrabile per superare l’emergenza. Gli amministratori sperano di poter riavere la strada per la prossima Pasqua.

Tutte le località della costa ligure contano danni. Nella Riviera di Ponente circa 300 su 650 stabilimenti balneari sono colpiti dicono le associazioni, che stimano una media di 100-150 mila euro di danni in media per ciascuno. Chiedono l’accesso al credito agevolato per ripartire. Anche il porto commerciale di Savona ha avuto danni. Poi ci sono centinaia di bar, ristoranti, locali da ballo che la Liguria offre ai turisti per guardare il mare e che sono in parte devastati dalle onde.

Nei borghi dello Spezzino, alle Cinque Terre, ma anche del Golfo Tigullio e del Golfo Paradiso il mare è entrato nei vicoli per metri riempiendo i piani terra di sabbia e detriti. Ancora ferita dal crollo del ponte Morandi, Genova conta danni rilevanti a Nervi e nel borgo antico di Boccadasse, sporto sul mare, dove una barca è entrata addirittura nella cucina di una abitazione. “Vi sono situazioni meteo che segnano la storia della navigazione, delle coste e dei porti del Mediterraneo. Le condizioni di lunedì sono certamente tra queste” ha detto Gianfranco Meggiorin, di Navimeteo Marine Weather.

(di Alessandro Carlevaro/ANSA)

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