Inter a Zhang jr: “Il club sarà al top del mondo”

Zhang jr ai bordi del campo durante la partita dell'Inter con Barcellona.
BARCELONA, SPAIN - Zhang jr: “Voglio l'Inter prima nel mondo, ci potenzieremo in tutto. Sarà un'era di successo”. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

MILANO. – Un cinese di Milano espressione di quella new generation proiettata nel futuro: aggressivo, formazione cosmopolita, idee chiare e un sogno, quello di fare dell’Inter il miglior club del mondo. Cambiano i presidenti ma non le promesse: è la volta di un ragazzo, appena ventiseienne, a prendere le redini del club che fu di Angelo e Massimo Moratti.

Steven Zhang, dopo due anni di apprendistato, viene incoronato presidente dell’Inter (21° della storia, il più giovane presidente in Europa) che subito – via social, con tanto di hashtag Steven Is Here – diffonde un video emozionale che ritrae l’elegante giovane vicino i simboli di Milano per sottolineare come il legame con la città non sia solo un business. Va via Thohir senza rimpianti, presidente meteora di un’Inter di transizione.

Steven dimostra di avere basi solide e idee chiare: l’età non è un problema e spera di replicare in chiave orientale quella tradizione familiare che appartiene alle grandi dinastie calcistiche. “Voglio rendere l’Inter il miglior club al mondo”, le prime parole da presidente dopo l’assemblea dei soci. “Possiamo guidare la squadra in un una nuova era di successi – ha proseguito -. L’età non è un problema, sono pronto a prendermi le responsabilità”.

Una nuova era all’insegna di vittorie, dentro e fuori del campo. Il progetto di Suning continua ad avere un lungo termine. “Spero di essere presidente per 30 o 40 anni, e che dopo di me ci sia un altro Zhang presidente, anche tra 100 anni – ha ammesso -. Voglio stare qui fino all’ultimo giorno della mia vita. Questa è una passione che arriva da mio padre, quando l’Inter perde non riesce ad accettarlo: per lui l’unico risultato accettabile è la vittoria”.

Il successo in campo dovrà derivare anche dai risultati fuori dal terreno di gioco. “Faremo quanto possibile per rendere questo club vincente con tutti gli strumenti e le risorse che avremo, dentro e fuori dal campo”.

Una crescita che passa anche dalla questione stadio. “Presto riprenderemo i contatti con il Milan su San Siro”, ha spiegato l’ad nerazzurro Alessandro Antonello. “La nostra priorità è restare – ha analizzato Zhang -. Sarebbe la cosa migliore condividerlo con il Milan, ci potremmo fare carico insieme dei costi”.

Nessuna conferma, invece, sulla pista Marotta, anche se Zhang non chiude la porta. “Non c’è stato alcun contatto, non ho mai fatto accordi con lui – ha rivelato -. La Juve? C’è rispetto reciproco, speriamo di poterli battere presto”.

La nomina di Steven Zhang porta alla chiusura dell’era Thohir. L’indonesiano, fuori anche dal CdA (restano due suoi rappresentanti, oltre ad Antonello, Zhang e 5 consiglieri in quota Suning), continua a trattare con il gruppo cinese per la cessione del 31,05% delle quote. “In questo momento l’azionista di minoranza rimane, non posso parlare a nome suo”, ha detto il neopresidente.

Nell’assemblea dei soci è stato inoltre approvato il bilancio del club nerazzurro al 30 giugno 2018, con dati in miglioramento: ricavi record a quota 347 milioni di euro (+9% rispetto al 2017) e perdita ridotta a 17,6 milioni di euro. Dati che confermano come i piani di Suning stiano funzionando: ora tocca a Steven Zhang riportare l’Inter in alto.