Moto: in Australia vola Iannone, Rossi rimane indietro

Andrea Iannone comanda la fila. Australia
Andrea Iannone comanda la fila.

ROMA. – Tre italiani nei primi quattro della lista dei migliori tempi del venerdì sono un buon presagio per il weekend sulla pista di Pillip Island, teatro domenica del Gp d’Australia, terz’ultima prova del Mondiale MotoGp. Andrea Iannone con la Suzuki ha fatto meglio di tutti nelle seconde libere, precedendo di 160 millesimi Danilo Petrucci con la Ducati Pramac, di 223 l’ ‘intruso’ Maverick Vinales in sella alla Yamaha e di 275 Andrea Dovizioso con la Ducati ufficiale. Meteo variabile e temperature basse hanno creato qualche problema di gestione moto ai piloti, causando anche varie cadute.

Il neo campione del mondo, Marc Marquez, senza conseguenze, e il britannico Cal Crutchlow, che invece si è fratturato una caviglia e dovrà essere operato, chiudendo così in anticipo l’ottima stagione condotta con la Honda Lcr.

Valentino Rossi ha ottenuto solo il decimo tempo, piuttosto staccato da Iannone, ma appare ottimista. “Per fortuna sono dentro i dieci perché nella terza sessione di domattina è prevista pioggia – ha spiegato -. Comunque devo lavorare sul bilanciamento della moto e fare la scelta giusta di gomme, comunque ho fiducia perchè Vinales è andato bene”.

Le Yamaha avranno da dire la loro in gara, ma le Ducati sono pronte a dare battaglia, nella speranza di avvicinare l’Honda nella classifica costruttori. Dovizioso sembra molto soddisfatto della Desmosedici e anche Petrucci ha dimostrato di aver ritrovato quella verve che si era appannata nelle ultime prove.

Iannone è molto carico e vorrà far pentire la Suzuki della scelta di non confermarlo. Tutti i pretendenti alla vittoria dovranno, come al solito, fare i conti con Marquez. Lo spagnolo, settimo oggi nei tempi, ama molto la pista australiana e cercherà di portarsi a casa la terza vittoria. Intanto, ha aggiornato anche un altro suo record personale, quello delle cadute e dei fuori pista. Finora in stagione ne ha accumulate 19, che portano a 102 il totale in carriera nella sola MotoGp, su 105 weekend di gran premio.

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