“Merkel comprerà gas americano”, Trump canta vittoria

Donald Trump e Angela Merkel
Donald Trump e Angela Merkel (ANSA/AP Photo/Evan Vucci)

WASHINGTON. – Donald Trump incassa la sua prima vittoria con Angela Merkel, il leader europeo da lui più bersagliato e quello che più si è opposto alle sue politiche, insieme a Emmanuel Macron. Cedendo alle pressioni del tycoon, la cancelliera ha offerto il sostegno del governo tedesco per co-finanziare la costruzione nel nord del Paese di un terminal da 500 milioni di euro per l’import di gas naturale liquefatto (gnl) americano.

A rivelarlo è stato il Wall Street Journal, citando l’annuncio della Merkel ad un piccolo gruppo di parlamentari, alla presenza dell’ambasciatore Usa a Berlino Richard Grenell. Il presidente ha cavalcato subito la svolta cantando vittoria durante il suo affollatissimo comizio per la rielezione a Midterm del senatore Ted Cruz in Texas, lo stato dei ‘Signori dell’energia’.

“La Germania acquisterà enormi quantità di gas naturale liquefatto Usa”, ha promesso, anche se il terminal non sarà pronto prima di almeno cinque anni. Ma Trump può aggiungere questo importante trofeo nella bacheca della sua incandescente campagna elettorale dopo aver accusato a lungo Berlino di essere “ostaggio” delle forniture di gas russo, che coprono oltre il 50% del fabbisogno tedesco.

“La Germania è prigioniera della Russia sull’energia e poi noi dovremmo proteggerla dalla Russia”, aveva tuonato all’assemblea Nato. Il tycoon inoltre apre un’ulteriore breccia nel più ampio mercato europeo, dominato in modo quasi monopolistico da Mosca. Finora solo la Polonia aveva acquistato gnl Usa, per sottrarsi alla morsa del Cremlino.

E non è un caso che proprio adesso il presidente polacco Andrzej Duda, nella sua visita in Germania, abbia chiesto – come Washington – l’abbandono del progetto del Nord Stream 2, il secondo gasdotto che collegherà la Russia e la Germania attraverso il Mar Baltico, raddoppiando la capacità dell’export di gas russo.

Ma quella della Merkel potrebbe essere un’abile mossa: concedere a Trump una vittoria – per ora molto simbolica e a basso prezzo – prima del voto di Midterm potrebbe aiutare Berlino ad evitare eventuali sanzioni americane contro il South Stream 2 e la minaccia di dazi alle auto tedesche se non sarà risolta la disputa commerciale tra Usa e Ue.

La stessa cancelliera, secondo le fonti del Wsj, non ha descritto il suo ripensamento come una sconfitta ma come una decisione “strategica”, che potrebbe ripagare a lungo termine anche sul piano economico. Una decisione dettata “da interessi commerciali, non dalle pressioni Usa”, ha garantito un portavoce del governo tedesco. Di sicuro ci vorranno anni per la redditività, dato che il gnl americano, estratto dalle rocce, costa circa il 20% in più del metano russo.

Il terminal dovrebbe essere costruito vicino ad Amburgo, a Stade o a Brunsbuttel. Il progetto è sostenuto da Macquarie, un gruppo finanziario australiano, dall’americana DowduPont e dalla cinese China Harbour Engineering company. In corsa due consorzi, che si contenderanno il sostegno governativo: non è ancora chiaro se si tratterà di sussidi in contanti, crediti, garanzie, protezioni contro le perdite o un mix di tutto questo. La decisione è attesa entro fine anno. Intanto Trump potrà continuare a vantare il suo successo.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)