Tria cede all’assedio dei partiti: “Pronti a fare come Draghi”

Fermo immagine video ANSA: Brunetta incalza Tria e Borghi spegne il microfono
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ROMA. – Il “whatever it takes” di Giovanni Tria arriva alla terza ora di audizione. Il fuoco di fila delle domande tiene inchiodato in commissione il ministro dell’Economia ben oltre le previsioni. Tria conferma le linee del Def, difende le scelte del governo “coraggiose ma non impavide né irresponsabili”, e assicura che il rialzo dello spread è una tempesta passeggera, che si placherà all’arrivo della manovra.

Ma diversi parlamentari, primo tra tutti il suo “amico” Renato Brunetta, incalzano: “Cosa succederà se il differenziale balza oltre i 400 punti?”. E se arrivasse “a 500?”, domandano. Tria tiene a lungo il punto, ma poi sbotta: “Il governo farà quello che deve fare, come ha fatto Draghi”.

E’ una risposta “apodittica”, lamentano le opposizioni. “E’ apodittica perché è l’unica che si può dare”, replica il titolare di via XX settembre. Che, racconta chi lo incrocia dopo l’audizione fiume, appare provato dai ripetuti attacchi e dalle notizie esterne di uno spread in costante salita, nonostante i tentativi di rassicurazione del governo, e la borsa in discesa.

In soccorso di Tria, che giunge a Montecitorio da solo, senza il solito seguito di tecnici e portavoce, arriva sul finale il presidente della commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi, che decide di porre un termine all’audizione fiume. All’ennesima domanda di Brunetta, Borghi taglia corto: “Ora ringraziamo il ministro. Onorevole Brunetta la prego, deve arrivare Bankitalia…”.

Ma l’esponente di Fi non si arrende: “Noi invece non ringraziamo il presidente… Ministro, ha detto 240 lo spread come base dei conti: se lo spread giovedì sarà a 400 rifarà i conti?”. “No ma la trasmissione al tasso d’interesse sul debito non è immediata… che devo rispondere, sulla ipotesi di uno spread…?”, prova a ribattere Tria, visibilmente contrariato. Ma l’audio a quel punto si interrompe perché Borghi si avvicina e spegne il microfono.