F1, Vettel ci crede: “Tutto può ancora succedere”

Sebastian Vettel dopo la vittoria al Bahrain International Circuit in Sakhir, Bahrain.
Sebastian Vettel dopo la vittoria al Bahrain International Circuit in Sakhir, Bahrain. (ANSA/AP Photo/Luca Bruno)

ROMA. – “Non mi piace l’approccio dell’ora o mai più. Dobbiamo cercare di attaccare e Suzuka è la mia pista preferita”: parola di Sebastian Vettel che guarda al gran premio del Giappone con ottimismo e morale alto, nonostante la lotta per il titolo mondiale lo veda attardato di ben 50 punti rispetto a Lewis Hamilton. La rincorsa al britannico della Mercedes non è semplice, ma finché l’aritmetica lascia una speranza il tedesco della Ferrari non si arrende.

“Qualcuno pensa che la macchina non sia al top, ma non è così – le parole del ferrarista in conferenza stampa – Siamo sempre stati in alto per tutto l’anno, tranne per qualche gara. Ci siamo sempre difesi, abbiamo sempre duellato con la Mercedes. Qui la performance sarà la stessa, ma speriamo di non partire troppo dietro in griglia”.

La sfida con Hamilton lo “diverte” ma soprattutto Vettel ribadisce che ”tutto può succedere”. “Io e Lewis? Quando ci sfidiamo è sempre divertente – le parole di Vettel – lui magari in Russia si è divertito di più dopo avermi superato in curva 4, poi però ci si diverte di fronte a grandi gare. Avrei voluto stargli attaccato anche alla fine a Sochi, ma non è stato facile. Alcune gare sono più intense di altre, come è normale che sia. Ma tutto può cambiare da una settimana all’altra”.

Suzuka è un circuito che Vettel “gradisce”, una pista “iconica” dice, e questo potrebbe rendere la rincorsa ancora più avvincente. “Non ricordo quando ho gareggiato qui le prime volte, ma di certo i tempi vincenti di Schumacher sono tra i miei primi ricordi – ha sottolineato il tedesco della Ferrari -. Suzuka è la mia pista preferita, le sensazioni che ho qui, i cambi di direzione, sono emozionanti. E’ una pista iconica”.

La Ferrari non vince in Giappone dal 2004, quando a precedere tutti fu Michael Schumacher. Vettel vi ha conquistato quattro vittorie, sempre però con la Red Bull, e l’obiettivo, anzi l’obbligo, è fare cinquina al volante della Ferrari. Vettel non raccoglie la provocazione sugli ordini di scuderia Mercedes a Sochi: “Se poteva succedere anche con noi a Monza? Non eravamo nella stessa posizione di gara di Bottas e Hamilton, era una questione di team”, è stata la risposta del tedesco.

Da Suzuka, il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, chiarisce la sua posizione all’interno del Consiglio di Amministrazione della Juventus: “Già c’ero e mi fa piacere restare. Ma il mio lavoro continuerà a Maranello”.

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