Show Trump, imita e deride l’accusatrice di Kavanaugh

Un fermo-immagine del video ANSA di Trump mentre beffeggia l'accusatrice di Kavanaugh.
Un fermo-immagine del video ANSA di Trump mentre beffeggia l'accusatrice di Kavanaugh.

WASHINGTON. – Donald Trump getta la maschera della sua falsa imparzialità imitando e deridendo Christine Ford, la donna che ha denunciato di aver subito una aggressione sessuale durante un festino del 1982 dal giudice nominato alla corte suprema Brett Kavanaugh.

Lo fa con uno dei suoi istrionici show in un comizio elettorale in Mississippi, strappando le risate e gli applausi della folla, ma suscitando anche l’indignazione dei democratici e di alcuni senatori repubblicani determinanti per la conferma al Senato del giudice.

Il tycoon ha simulato il botta e risposta dell’audizione della donna enfatizzando le sue dimenticanze. “‘Trentasei anni fa è successo questo: ho bevuto una birra’. ‘Oh, bene, e come è arrivata a casa?’ ‘Non ricordo’. ‘Dov’era il posto?’ ‘Non ricordo’. ‘Quanti anni fa?’ ‘Non ricordo. Non ricordo. Non ricordo!’ ‘In quale quartiere era?’ ‘Non ricordo’. ‘Dov’era la casa?’ ‘Non ricordo’. ‘Al piano di sopra o di sotto?’. ‘Non so, ma avevo bevuto una birra, è l’unica cosa che ricordo”, ha detto Trump sferrando il suo attacco più duro contro la Ford, dopo averla definita nei giorni scorsi una “donna molto brava” elogiando la sua testimonianza “molto credibile e convincente”.

Il tycoon punta a mobilitare la sua base in vista delle elezioni di Midterm, ma rischia di alienarsi il voto di conferma di alcuni senatori repubblicani ancora incerti, come Jeff Flake, Susan Collins e Lisa Murkowsky, rimasti “sconcertati” dal suo intervento a gamba tesa, proprio mentre l’Fbi sta chiudendo la sua indagine sulle accuse di molestie al giudice.

La portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha difeso l’intervento di Trump, sostenendo che nel comizio “ha citato i fatti” e che la sua non era una derisione. Ma non ha convinto nessuno. Il presidente ha toccato un “nuovo punto basso” con la sua “palese derisione”, ha accusato il leader dei senatori dem, Charles Schumer. “Un attacco crudele, vile e privo di sensibilità”, ha commentato l’avvocato della Ford, definendo inoltre “inconcepibile” che l’Fbi non interroghi la donna e Kavanaugh.

Il Bureau, che deve concludere gli accertamenti entro venerdì, ha già sentito cinque persone, tra cui Mark Judge, il compagno di liceo di Kavanaugh che secondo Ford sarebbe stato presente all’aggressione, quando entrambi erano ubriachi. Intanto centinaia di docenti di diritto, anche di prestigiose scuole di giurisprudenza come Harvard, Columbia e Yale, hanno firmato una delle due lettere che chiedono al Senato di respingere la nomina del giudice per la sua condotta quando si è difeso al Senato dalle accuse di aggressione sessuale. Secondo i firmatari, nella sua deposizione Kavanaugh è stato “intemperante, provocatorio e fazioso”, e “non ha dimostrato i requisiti di imparzialità e temperamento giuridico per sedere nella corte più alta del Paese”.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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