Tour di Melania in Africa, sfida al marito Donald

Tour di Melania in Africa, con una bambina in braccio
Tour di Melania in Africa, sfida al marito Donald

WASHINGTON.- Melania Trump nella sua prima missione all’estero in solitaria saprà usare quella ‘soft diplomacy’ che viene richiesta ad una first lady che si rispetti, nonostante l’imbarazzo di avere un marito che ha definito quelli che visiterà “cesso di Paesi”. Ma il suo viaggio in Africa rischia di diventare molto di più: un ‘hard blow’, un durissimo colpo per Donald Trump.

Un colpo basso, in virtù di un’agenda che in molti punti contraddice palesemente alcune delle politiche del tycoon. A partire dalla prima tappa in Ghana, il cui scopo è sostenere i programmi di aiuti Usa ai Paesi in via di sviluppo: quelli che il presidente americano vuole drasticamente tagliare.

Non è del tutto una sorpresa: fin dall’inizio Melania si è più volte distanziata dalle posizioni di The Donald. A volte in maniera clamorosa: come di recente, quando ha espresso solidarietà a LeBron James nel pieno della durissima polemica tra la star del basket e il tycoon.

Quella di andare in Africa è stata proprio un’idea della first lady, giurano nel suo entourage, vogliosa di dare un’immagine diversa di come l’amministrazione si rapporta con il continente più povero del mondo. E in Ghana ad accompagnarla c’è Mark Green, il massimo responsabile dell’Usaid (United States Agency for International Development), l’agenzia Usa che negli ultimi dieci anni ha speso 47 miliardi di dollari per combattere in Africa l’Aids, la malaria e altre malattie contagiose. E i cui programmi sono a rischio per il maxi-taglio del 30% al suo bilancio minacciato dal presidente americano e finora scongiurato dal Congresso.

Non solo. Quando arriverà in Kenya la first lady visiterà una riserva dove si proteggono specie animali a rischio, minacciate soprattutto dal bracconaggio. E pazienza se l’inquilino della Casa Bianca mesi fa ha annacquato la normativa sui trofei di caccia e allentato la stretta che Barack Obama aveva voluto sull’import di zanne d’elefante e corna di rinoceronte.

Del resto si sa – fanno notare diversi osservatori -, i figli del tycoon, Donald jr. ed Eric, sono degli avidi cacciatori, e sui social impazza la foto del primo con in mano la coda di un pachiderma ucciso nel 2011 in Zimbawe. Insomma, tra un cambio di vestito e l’altro, Melania appare decisa a mostrare un lato della sua personalità e del suo carattere che ve ben al di là dello stereotipo della ex modella. Con l’obiettivo principale di promuovere la sua campagna “Be Best’, rivolta all’infanzia, non solo in Ghana e in Kenya, ma anche in Malawi e in Egitto, ultima tappa del suo viaggio.