Boccia: “Nessun endorsement alla Lega. Spiegare la manovra”

Il presidente di Confindustria, Boccia, interviene dal palco durante un'assemblea.
Il presidente di Confindustria, Boccia, interviene dal palco durante un'assemblea.

ROMA. – Nessun endorsement alla Lega nè sconti sulla manovra. Anzi, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiarisce: “Il punto è spiegare se lo sfioramento comporta più crescita e più occupazione. Se è così, caro Governo, spiegatelo. Se non è così correte ai ripari e modificate la vostra linea di azione”. Ed al premier Giuseppe Conte chiede: “Questo Governo intende rispettare le rappresentanze sociali? Intende accettare critiche senza attaccare ad personam chi le fa? E’ possibile che un ministro possa fare questo?”.

Il riferimento è a Luigi Di Maio che, contro il presidente di Confindustria Veneto, Matteo Zoppas, ha accennato alla sua azienda nel settore dell’acqua minerale parlando di “concessioni vergognose” su cui – ha sostenuto il vicepremier – il Governo interverrà con la legge di Bilancio.

Boccia puntualizza: “Se vogliamo vivere in una società liberale, e qui siamo ai fondamentali, non si può ogni volta che si fa una critica lanciare messaggi di questo tipo: vale per noi, vale per i giornalisti e per i giornali, vale per tutti. Penso che sia un elemento che irrita molto. Parlo di rispetto. Smettiamola con questi messaggi che non hanno alcun senso, che non aiutano”.

Sulla Lega “nessun endorsement anzi una provocazione per dire: non è che fate i verdi in Veneto ed i gialloverdi a Roma?”. Al Governo “cosa intendete fare? Tutti dicono, a partire dai vicepremier Di Maio e Salvini, di voler essere vicini alle imprese però poi vediamo delle incoerenze”.

“Bene così. Bene per Confindustria e i suoi associati. Cambiare idea e correggere gli errori è sempre una buona cosa”, commenta l’ex ministro Carlo Calenda dopo le dure critiche quando le parole di Boccia, sabato a Vicenza, sono state interpretate come un sostegno alla Lega.

Sulla manovra Confindustria resta cauta nei toni ma ribadisce: non ci può essere un giudizio se il Governo non spiega: “Quante risorse prevede per la crescita e l’occupazione? Con quali provvedimenti?”.

Reddito di cittadinanza, flat Tax, pensioni, condono fiscale? Per il leader degli industriali bisogna, piuttosto, “vedere quale è la parte che riguarda gli investimenti pubblici ed in quanto tempo li realizzano, e come si stimolano gli investimenti privati. Siccome non abbiamo capito, siccome non abbiamo preconcetti e pregiudizi, stiamo dicendo al Governo che spieghi”.

Il faro degli industriali è su temi come Industria 4.0, il fondo di garanzia per le imprese in difficoltà finanziaria ma non in crisi, i ritardi dei pagamenti della P.a. “Tria conosce le proposte di Confindustria” e “in linea teorica dice cose condivisibili” ma, ribadisce Boccia, per giudicare “bisogna entrare nel merito”.

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