Asse Macron e Merkel verso le Europee, sfida ai populisti

Abbraccio tra Angela Merkel e Emmanuel Macron.
Abbraccio tra Angela Merkel e Emmanuel Macron. EPA/ETIENNE LAURENT

PARIGI. – Via alla campagna elettorale: Emmanuel Macron e Angela Merkel lavorano insieme quattro ore a Marsiglia per preparare “l’arco progressista”, l’alleanza che – nei loro piani – dovrebbe opporsi ai populisti nelle elezioni europee del prossimo maggio. Lo fanno al Palais du Pharo, vista sul porto di Marsiglia dove – quasi un simbolo – è ormeggiata l’Aquarius, la nave di SOS Mediterranée al centro delle polemiche per gli sbarchi dei migranti.

E proprio le migrazioni e la loro gestione sarà “la grande sfida del momento”, ha anticipato Macron. Intanto, rientra da un periodo di riposo anche Marine Le Pen, tornando a tuonare contro “l’Unione europea deleteria” e minacciando: “Adesso ci sentirete”.

Ma il suo ritorno coincide con un inasprimento dei guai giudiziari del partito, il Rassemblement National (Rn, ex Front National). Al punto che in molti parlano ormai di possibile fallimento. “Arco progressista” contro “populisti e nazionalisti antimigranti”, questo il quadro tracciato ormai da tempo da Macron, che si proietta verso l’esterno mentre la sua popolarità va a picco in casa.

Indebolita anche Merkel, specialmente sul fronte migranti con un’offensiva ostile interna che arriva ormai al cuore del governo tedesco con il ministro dell’Interno Horst Seehofer. “Germania e Francia – ha detto la cancelliera accolta con grande cordialità dal capo dell’Eliseo – hanno lo stesso approccio ai problemi. Dobbiamo continuare a lavorare per la sovranità dell’Europa”.

Poi ha snocciolato i temi sul tavolo, parlando di “Unione economica, Unione monetaria, rafforzamento dell’Eurozona, Brexit, difesa comune” e non mettendo in testa al sommario le migrazioni, come aveva fatto Macron poco prima: “Marsiglia conosce questi problemi eccome…- aveva detto il presidente – tutto il Mediterraneo è nel cuore della nostra politica europea sulle migrazioni, ma deve trattarsi di una chance e non di una paura”.

Pochi minuti prima, i due erano passati, in auto, proprio di fronte all’Aquarius. La Ong aveva lanciato ieri un appello a “un urgente sussulto della coppia franco tedesca” per mettere a punto un “meccanismo stabile di sbarchi”. Il lungo incontro – concluso in serata con una cena in un famoso ristorante tipico di Marsiglia, ‘Le Petit Nice’ – potrebbe preludere a un aumento della pressione di Macron sui possibili alleati alle europee.

L’ambizione del capo dell’Eliseo è quella di far emergere in questi mesi un movimento progressista europeo ispirato al suo movimento “En Marche”, ricomponendo così il paesaggio politico su basi diverse da quelle finora vigenti. Ha fatto risentire la sua voce anche Marine Le Pen, annunciando di essersi “presa una vacanza” ma di essere di nuovo “in campagna elettorale permanente combattendo questa deleteria Unione europea tutti i giorni”.

I suoi problemi con la giustizia – è stata nuovamente convocata dai giudici per i falsi impieghi degli assistenti del Front National che sarebbero stati pagati dal Parlamento europeo – e i guai finanziari del suo partito, al quale sono stati congelati i fondi, non le lasciano grande spazio di manovra. Molti parlano ormai apertamente di possibile fallimento del Rn, la leader è per la teoria del complotto: “Sappiamo che quando ci sono i giudici c’è da aspettarsi sempre il peggio”, ha detto. Aggiungendo poi: “Lo sapevamo, faranno di tutto per fermarci”.

(di Tullio Giannotti/ANSA)

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