F1: Monza amara, per rimonta Ferrari nemico è l’errore

Tifosi della Ferrari a Monza per il Gp Italia.
Tifosi della Ferrari a Monza per il Gp Italia. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – La ‘sberla’ della Mercedes e di Lewis Hamilton sarà difficile da digerire, ma la speranza di vincere il Mondiale di Formula 1 è ancora forte in casa Ferrari. Una speranza ancora viva, grazie alla forza della SF71H, ma patto che i piloti in Rosso smettano di fare errori e che si torni a giocare di quadra. Una inversione di tendenza necessaria per riportare il titolo sul Cavallino Rampante dopo 11 anni come evidenziato dall’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli. ”In partenza Vettel poteva superare Kimi, ma il finlandese gli ha chiuso la porta e gli ha tirato la frenata”.

L’ingenuità di Vettel a Monza in avvio brucia ancora molto, ma, classifica alla mano, pesa molto di più l’errore nei giri finali del Gp di Germania quando il tedesco, in testa da solo, andò a sbattere sul bagnato lasciando a Hamilton la vittoria e il comando del Mondiale. Nei prossimi 7 Gran Premi in cui il pilota tedesco è chiamato a cercar di rimontare 30 punti al rivale Hamilton. Campione del mondo inglese che finora non ha mostrato alcun segno di debolezza traendo addirittura forza dal tifo contrario e dai fischi di Monza.

“Quando sei lì – evidenzia Trulli – a volte fai le cose giuste, purtroppo in alcune occasioni capitano quelle sbagliate. È vero che però Vettel in questo momento, pur avendo la macchina migliore, più di una volta ha mancato di fare la cosa giusta. Purtroppo Monza è stata una partenza difficile, non prevedibile da un certo punto di vista, ma magari si poteva sicuramente far meglio con un minimo di strategia. Ad Hockenheim è stato netto il suo errore, gli altri sono errori che possono capitare, ma in questo momento non si può più sbagliare”.

Errori a parte, la SF71H è apparsa finora la vettura più forte nel Circus, in grado di battere le Mercedes anche e soprattutto in qualifica, una variabile questa che potrà fare la differenza nelle prossime gare, a partire da circuiti cittadini come Singapore per finire in piste dove è quasi impossibile sorpassare come Abu Dhabi.

”Sappiamo di avere una macchina molto forte e la prima fila in qualifica lo aveva dimostrato chiaramente – attacca il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene – L’importante, adesso, è reagire come una squadra, in modo ordinato e determinato, senza mollare mai. Il campionato è ancora lungo e già si prepara la prossima sfida a Singapore”.

Sarà fondamentale poi anche il ruolo, in chiave gioco di squadra, di Raikkonen, ancora in bilico tra un nuovo futuro in Ferrari e l’arrivo del possibile sostituto come il pilota monegasco della Sauber Alfa Romeo Charles Leclerc. Cambi di piloti in vista della prossima stagione che continuano come quello di oggi che ha visto la McLaren ringiovanirsi sempre di più in vista del 2019. La scuderia di Woking ha deciso per i prossimi anni di affiancare allo spagnolo Carlos Sainz Junior il 18enne britannico Lando Norris cresciuto direttamente in casa.

E chissà se anche la Rossa del dopo Marchionne, targato Louis Camilleri, deciderà di far lo stesso, dando il largo ai giovani, oppure di continuare ad affidarsi al più collaudato ‘Iceman’.