F1: Raikkonen si arrende, Hamilton ancora re a Monza

Hamilton taglia il traguardo di Monza davanti a Raikkonen.
Hamilton taglia il traguardo di Monza davanti a Raikkonen. EPA/LUCA BRUNO / POOL

MONZA. – A Monza si impone ancora la legge di Lewis Hamilton. Nel Gp d’Italia i sogni della Ferrari si infrangono sulla classe dell’inglese, capace di approfittare di una incertezza alla seconda chicane di Sebastian Vettel (che poi dal fondo è risalito fino al quarto posto ma in classifica ora ha 30 punti di ritardo) e dei problemi di gomme di Kimi Raikkonen, secondo (per la centesima volta sul podio) davanti a Valtteri Bottas, che a tratti lo ha rallentato ed è stato perfetto nel ruolo di scudiero obbediente agli ordini di scuderia impartiti dalla Mercedes.

La scelta di puntare o meno su un unico pilota è stata forse la differenza principale fra i due team. “Noi assumiamo piloti, non maggiordomi”, ha puntualizzato Maurizio Arrivabene, il team principal della Ferrari che, conquistata una storica doppietta in prima fila nelle qualifiche, ha lasciato i suoi liberi sin dall’inizio: il pole man Raikkonen in partenza ha chiuso Vettel, che non si è sorpreso per la manovra del compagno di squadra ma alla curva successiva non ha reagito in maniera ottimale al sorpasso di Hamilton: l’inglese ha attaccato all’esterno, il tedesco ha scelto di restargli a fianco e c’è stato un contatto, che ha danneggiato poco la Mercedes e tanto la Ferrari, costretta a cambiare il musetto e ripartire dall’ultimo posto.

“Dove voleva andare? Non mi ha lasciato spazio”, la protesta di Vettel, che dal fondo risale fino al quarto posto, complice la penalità di 5 secondi subita da Max Verstappen, come al solito esuberante nel duello con Bottas. Per i commissari il contatto incriminato con il tedesco è regolare, come rivendica anche Hamilton che, subito dopo l’uscita della safety car, ingaggia e vince un duello spettacolare con Raikkonen, il pilota che da ragazzino sceglieva quando giocava alla Playstation.

Il finlandese cambia le gomme dopo 21 giri, mentre la Mercedes sceglie di lasciare Hamilton in pista fino al ventottesimo, ordinando a Bottas di “tenere dietro” Raikkonen (“La mia missione era rallentare Kimi”, ammetterà dopo), che presto ha evidenti problemi alle gomme per un problema di assetto. Tanto che si ritrova in testa ma a nove giri dalla fine non può resistere all’assalto decisivo di Hamilton, fischiato sul podio dalla marea rossa di tifosi, almeno quanto Bottas.

La 68ma vittoria in carriera dell’inglese può essere una svolta verso il suo quinto Mondiale, come è successo l’anno scorso sulla stessa pista. Negli ultimi 7 Gp può amministrare 30 punti di vantaggio su Vettel (25 il ritardo Ferrari nel Mondiale costruttori), mentre Raikkonen è a -92.

Il presidente della Ferrari John Elkann ha lasciato Monza a fine corsa, mentre Hamilton festeggiava per la quinta volta su questo podio (come Michael Schumacher) nonostante i fischi della marea rossa in pista (87mila persone sugli spalti, 183mila complessivamente nel weekend). “Non credo che questa vittoria sia un miracolo, ma ho trasformato tanta negatività in positività, soprattutto vedendo tanti tifosi britannici – ha detto Hamilton -. Sono stati la mia benzina, il miracolo da cui ho preso energia”.

(di Paolo Cappelleri/ANSA)

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