“CR7 arrabbiato”, da divorzio Real guerra tra Italia e Spagna

Ronaldo scende le scalette dell'aereo
Ronaldo scende le scalette dell'aereo in una delle tante trasferte con il Real Madrid.

ROMA. – Real Madrid-Roma, Barcellona-Inter, Juve-Valencia. Il sorteggio Champions ha messo di fronte Liga e Serie A, ma dal Galà di Montecarlo la vera notizia è un’altra: dal giorno del divorzio tra CR7 e le merengues, è guerra aperta Italia-Spagna. “E’ vero: Cristiano Ronaldo era deluso dal mancato premio come miglior giocatore europeo dell’anno scorso: ha segnato 15 gol in Champions e ha vinto la coppa…”, ha detto Massimiliano Allegri, spiegando quel che era chiaro a tutti, i motivi dell’assenza dell’attaccante portoghese alla cerimonia Uefa.

La sua sedia vuota ha fatto scalpore e ha sottolineato ancora una volta il superego calcistico del 5 volte pallone d’oro, del quale a dire il vero ha a lungo beneficiato il Real e ora sperano di sfruttare appieno tutti i tifosi juventini. In sovrappiù, le gelide reazioni degli ex compagni svelano un altro scenario: Cristiano Ronaldo non più ‘blanco’ è la pietra dello scandalo.

“Cristiano? La sua assenza ci ha sorpreso, faccia quel che vuole – ha detto Sergio Ramos, capitano del Real – Luca Modric ha meritato”. “Non ho pazienza per star dietro a questa storia, dico solo che Modric ha messo d’accordo tutti”, ha tagliato corto Lopetegui, nuovo tecnico delle merengues.

Insomma, neanche una ‘carezza’ al campione osannato fino a poche settimane fa (e peraltro subito ‘mollato’ dai tifosi madridisti al passaggio in bianconero, come raccontava l’articolo di Javier Marias che gli dava dell’inutile egoista).

Così l’affaire Ronaldo è diventato la miccia per una battaglia Spagna-Italia. “Juve e Inter drogano il mercato”, aveva tuonato qualche settimana fa Tebas, presidente della Liga spagnola in procinto fino alla primavera scorsa di venire a guidare la Lega di serie A: difficile capire in cosa la società di Agnelli avesse drogato il mercato, pagando 100 milioni Cristiano Ronaldo che aveva deciso di lasciare il Real per il mancato adeguamento dell’ingaggio.

“Lui ha pienamente diritto di andare dove vuole”, ha sentenziato in un’intervista alla portoghese ‘Bola’ l’altro Ronaldo, il Fenomeno che giocò nell’ordine in Spagna (Barcellona), Italia (Inter), Spagna (Real) e poi di nuovo Italia (Milan).

Dopo la denuncia alla Fifa, il presidente del Real Florentino Pérez è tornato alla carica: “l’Inter voleva prendere il nostro n.10 senza pagarlo, una roba mai vista”. “Ne parliamo nelle sedi opportune”, la dura replica del vicepresidente nerazzurro, Javier Zanetti. La Fifa indaga, e chiarirà se Modric voleva andar via e ha contattato gli amici croati agli ordini di Spalletti o il contrario. Di fatto Modric è diventato il nuovo simbolo di un predominio assoluto al quale il Real – e tutto il calcio spagnolo – era abituato in Europa.

Possibile che all’origine dell’assenza di CR7 ci fosse il sospetto che andato via da Madrid, il vento Uefa fosse cambiato: e infatti i premi sono andati a Keylor Navas, Sergio Ramos (ora criticato dai social per il suo saluto-beffa a Salah, un buffetto sulla spalla) e Modric. “Non so perché Ronaldo abbia dato forfeit: hanno votato giornalisti e tecnici e il voto va accettato”, ha detto un imbarazzato Ceferin. Che in contemporanea ha fissato i tempi della Var tanto osteggiata dalla Liga spagnola: niente Champions 2019, esperimento in Supercoppa 2019, poi si nei preliminari Champions 2020.