A Nord l’estate si spezza, neve e “inverno” sulle Dolomiti

La neve caduta nella zona di Ristoro Belvedere Cima Fertazza, sopra Pescul in Val Zoldana (Belluno), 26 agosto 2018.
La neve caduta nella zona di Ristoro Belvedere Cima Fertazza, sopra Pescul in Val Zoldana (Belluno), 26 agosto 2018. ANSA/RISTORO BELVEDERE CIMA FERTAZZA

ROMA. – Ad agosto, sulle montagne che circondano Cortina D’Ampezzo sembra già inverno. La prima neve ha imbiancato la notte scorsa le Dolomiti, dove in alcune valli è scesa fino a 1.200 metri. E il maltempo ha causato danni in Friuli: nel pordenonese il torrente Grava è esondato all’altezza del Comune di Caneva, allagando l’intera frazione di Fratta e numerose vie comunali. Grandine e neve ieri in Valtellina hanno invece causato nuovi danni all’agricoltura.

Le piogge che imperversano su alcune regioni del centro nord potrebbero ora spostarsi a Sud verso la Puglia, dove nella parte settentrionale è prevista l’allerta arancione. Il brusco abbassamento delle temperature sulle Dolomiti ha cambiato questa mattina il volto delle montagne: le precipitazioni nevose della scorsa notte hanno creato uno strato fresco di oltre dieci centimetri.

A Cortina D’Ampezzo, il Rifugio Scoiattoli, alle spalle del comprensorio sciistico delle Cinque Torri, a oltre 2.200 metri di quota, è apparso completamente sepolto dallo strato di neve, regalando una immagine quasi invernale. Nella località ampezzana la colonnina del termometro non è salita sopra i 4 gradi. Lo stesso è avvenuto in alcune valli come a San Candido o a Sesto in Alta Val Pusteria.

Oltre i 2.000 metri c’è stato un accumulo di neve fino a 30 cm, come sui rifugi della Val Badia o Val Gardena. A 3.000 metri, invece, la temperatura è scesa fino a -8 gradi. Bolzano stamani si è svegliata con un temperatura di 14 gradi con un vento fresco che arriva da nord. Dalla prossima settimana però le temperature torneranno ad essere estive: fino a +30 gradi a Bolzano e fino a +20 gradi in Val Pusteria.

I temporali sulla zona pedemontana pordenonese nella notte hanno causato invece estesi allagamenti nel comune di Caneva, dove il torrente Grava è esondato allagando l’intera frazione di Fratta e numerose vie comunali. Cadute di alberi si sono verificate in alcuni Comuni in provincia di Udine e Pordenone, causando qualche disagio.

Ad essere maggiormente colpite da grandine e neve, a Sondrio, sono state le aree coltivate fra Chiuro e Teglio. Gli acquazzoni, nel resto della provincia, hanno determinato su tutto il territorio il crollo delle temperature fra i 12 e i 15 gradi. Sulle piste da sci del ghiacciaio dello Stelvio, a quote di oltre 2800 metri, i turisti dello sci estivo sono stati sorpresi dalle nevicate.

Danni anche in Emilia Romagna. Secondo la Coldiretti di Bologna, ammontano “a centinaia di migliaia di euro i danni all’agricoltura nella zona di Sesto Imolese, Medicina e Castel Guelfo, che è stata colpita prima con ‘la bomba d’acqua’ del 21 luglio e ieri pomeriggio dalla grandine”.

Nel pomeriggio si è poi verificata una violenta ondata di maltempo sul litorale molisano: molti gli interventi dei vigili del fuoco. Domani l’allerta si sposta invece in Puglia, dove la Protezione civile ha valutato, fino alle successive 24-36 ore, un’allerta arancione per rischio idrogeologico localizzato e per temporali sulla parte settentrionale.

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