Maxi piano Anas contro le buche, bando da 275 milioni

Un motociclista passa vicino una buca sull'asfalto bagnato
Un motociclista passa vicino una buca sull'asfalto bagnato.

ROMA. – Un maxi-bando da 275 milioni è stato lanciato dall’Anas per il piano #bastabuche per migliorare la pavimentazione e la segnaletica sulla rete di strade e autostrade in gestione. Il programma, avviato nel dicembre 2015, prevede un impegno complessivo di circa 1,2 miliardi di euro in meno di tre anni e, per questa tranche, riguarda 12 lotti in altrettante regioni: Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, l’Umbria, Lazio (lotto 7), Campania, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.

L’obiettivo del piano #bastabuche è quello di abbandonare la logica del “rattoppo” saltuario con programmi di completo rifacimento del manto stradale, in linea con la nuova strategia di Anas che ha messo al centro la manutenzione e il potenziamento della propria rete stradale. Solo nel 2017, Anas ha asfaltato e risanato 2.500 km di strade e il valore degli investimenti attivi in manutenzione straordinaria, distribuiti su 450 cantieri, ammonta a quasi 1 miliardo, con un aumento del 20% rispetto al 2016.

Il nuovo bando è suddiviso in 12 lotti, per affidamento di altrettanti accordi quadro di durata triennale ripartiti per aree regionali come segue: 20 milioni per la Liguria (lotto 1); 10 milioni per il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia (lotto2); 25 milioni per l’Emilia-Romagna (lotto 3); 30 milioni per la Toscana (lotto 4); 30 milioni per le Marche (lotto 5); 20 milioni per l’Umbria (lotto 6); 25 milioni per il Lazio (lotto 7); 15 milioni per la Campania (lotto 8); 25 milioni per l’Abruzzo (lotto 9); 20 milioni per le autostrade della Sicilia (lotto 10); sempre in Sicilia, 35 milioni per le strade statali (lotto 11); 20 milioni per la Sardegna (lotto 12).

L’affidamento degli appalti è stato avviato mediante procedura aperta per l’aggiudicazione di Accordi Quadro, strumento che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo, maggiore efficienza e qualità.