Governo cerca investitori, Tria e Bankitalia in Cina

Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in Parlamento.
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in Parlamento. (Reuters/Tony Gentile)

ROMA. – Prenderà il via lunedì prossimo la missione di Giovanni Tria in Cina, il primo viaggio ufficiale del ministro dell’Economia fuori dai confini europei. Accompagnato dal vice direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il ministro farà tappa prima a Pechino e poi a Shanghai, in una visita che, in un momento delicato per il debito italiano, è stata vista da molti come opportunità per sponsorizzare tra gli investitori cinesi titoli di Stato made in Italy, ma che per il governo va decisamente oltre.

Dopo il viaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso febbraio, l’obiettivo, spiegano dal ministero, è quello di rafforzare il dialogo economico e la cooperazione tra Roma e Pechino. Se l’Italia deve dimostrare di avere un’economia dai fondamentali solidi, di essere credibile e di meritare fiducia anche con il governo gialloverde, Pechino deve invece vedersela con le conseguenze dei dazi di Trump.

La volontà comune è dunque quella di mantenere un clima di collaborazione “nello sviluppo ordinato” dell’economia mondiale, sottolineano a Via XX Settembre, e di cooperare “per la difesa della stabilità dei mercati finanziari e a supporto della crescita sostenibile e dell’occupazione”.

In un primo bilaterale a Pechino, Tria incontrerà il ministro delle Finanze cinese Liu Kun, avrà colloqui con il governatore della People’s Bank of China, Yi Gang, e conoscerà la comunità d’affari italiana in Cina. A Shanghai il ministro visiterà la Borsa e incontrerà le autorità locali e i rappresentanti della business community cinese e italiana.

La visita, parallela a quella del sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci (a Shanghai dal 29 agosto) si concluderà il 2 settembre: il ministro sarà dunque nel pieno del suo viaggio quando Fitch, prima tra le agenzie internazionali, emetterà il proprio verdetto sul rating italiano il 31 agosto. Moody’s e Standard and Poor’s aspetteranno invece la Nota di aggiornamento al Def, attesa per fine settembre, alla quale Tria si dedicherà in modo più sistematico dalla settimana immediatamente successiva.

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